Valentino Rossi, problemi con il suo nuovo team in MotoGP: cosa succede al VR46 Aramco. Il Dottore ha annunciato da poco il ritiro dalle corse al termine di questa stagione
La decisione di Valentino Rossi di smettere di correre ha innescato una serie di saluti e amarcord davvero da record. Dai messaggi dei moltissimi tifosi, fino allo striscione volante in Austria con scritto “Danke Valentino“. Una manifestazione d’affetto davvero senza precedenti e assolutamente meritata per il nove volte campione del mondo. Il suo ruolo rimarrà quello di pilota, ma sulle quattro ruote endurance, mentre in MotoGP lo aspetta una nuova esperienza ai box, con il team che prenderà il nome della sua Academy. Sul VR46 Aramco, però, ci sono ancora dei dubbi relativi alla sponsorizzazione del colosso saudita. La compagnia petrolifera non ha però mai confermato ufficialmente il coinvolgimento del proprio nome nel progetto.
La società Tanal, holding del principe reale saudita Abdulaziz Bin Abdullah Bin Saud Al-Saud, non ha nemmeno una sezione news già definita sul proprio sito, fatto piuttosto inusuale. Il principe ha parlato alla stampa italiana rilasciando alcune dichiarazioni nelle ultime ore, specificando come il finanziamento per il team sarà di 18 milioni a stagione per 5 anni e dalla prossima settimana si procederà con il pagamento. Per quanto riguarda però le firme sui contratti bisognerà però attendere ancora, esattamente fino a mercoledì, per avere la definitiva autorizzazione del governo.
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Valentino Rossi, problemi con il suo nuovo team in MotoGP: cosa succede
Questo coinvolgimento nel Motomondiale dovrebbe far parte di un progetto più ampio, che dovrebbe abbracciare anche la creazione di una fabbrica di auto e moto, oltre all’acquisizione di alcune aziende italiane dell’automotive, per un esborso complessivo di quasi un miliardo. Inoltre, come riporta La Stampa, si vorrebbe organizzare anche un GP in Arabia Saudita e comprare un team di Formula 1. Insomma una serie infinita di progetti e investimenti da mettere i brividi.
I dubbi però sull’effettiva messa in pratica dei propositi stanno crescendo. La tanto attesa conferenza stampa chiarificatrice ancora deve avvenire e nel frattempo il Principe Al Saud si giustifica dicendo: “Abbiamo sbagliato i tempi della comunicazione, visto che a livello legale non possiamo presentare i nostri piani all’estero finché non sono stati rivelati in Arabia Saudita. Dovendo dialogare con diverse entità governative i tempi si sono allungati. Seguiamo molti progetti e questo della moto è il più piccolo. Sono coinvolti quattro ministeri e per avere tutte le approvazioni è servito tempo, ma siamo alle battute finali, per mercoledì dovreste sapere tutto”. Insomma, secondo quanto riferito anche dalla Gazzetta dello Sport, non ci sarebbero gli estremi per iniziare a dubitare. Certo vista la portata dei soldi sul piatto un minimo più di organizzazione era lecito attendersela. Anche Valentino Rossi aspetta fiducioso che tutto si sistemi per il meglio.