Il Paris Saint Germain si è affrettato a lanciare la notizia che Leo Messi sarà pagato (parzialmente) anche con una criptovaluta, ecco il perché
Messi pagato in criptovalute? Vero, ma solo fino a un certo punto. Si tratta in realtà di una importante operazione di marketing della quale il calciatore argentino sarà uno dei testimonial chiave.
Messi e le criptovalute
Il PSG ha lanciato attraverso la piattaforma socios.com un proprio token elettronico, il PSG fan. Si tratta di una vera e propria criprovaluta che entra a far parte della grande gamma di nuove monete elettroniche che dal bitcoin in poi hanno considerevolmente ampliato e diversificato gli investimenti dei risparmiatori.
Il pagamento in criptovalute è una realtà una sorta di bonus di benvenuto che Messi ha ricevuto insieme alla fee prevista per la firma del suo contratto biennale. Anni fa, all’epoca del boom della new economy digitale, si chiamavano stock option: pacchetti azionari che venivano destinati ai nuovi dirigenti assunti e che in pochi anni potevano diventare un’autentica fortuna: basti pensare a chi dieci o quindici anni fa si è ritrovato con qualche centinaio di azioni Amazon, Alphabet (Google), Apple o Tesla.
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I fan in borsa
Messi ora nel suo patrimonio vanta anche un gruzzoletto di criptovalute che nel corso degli ultimi giorni, soprattutto quando si è concretizzata la voce del suo passaggio al Paris Saint-Germain, ha considerevolmente i suoi scambi. Lo scopo è quello di coinvolgere tutti i tifosi del Paris Saint Germain a diventare loro stessi investitori.
Come qualsiasi altra valuta anche i token elettronici sono soggetti al flusso di domanda e offerta e agli umori della borsa. Ma, di fatto, sono un’altra fonte di reddito rispetto a quelle tradizionali. Il Barcellona aveva lanciato la sua criptovaluta lo scorso anno. A breve toccherà al Manchester City. Ma anche il Milan è interessato a lanciare una propria valuta elettronica.