La Serie A deve trovare una via d’uscita o una soluzione, chiamatela come volete. Il confronto con la Coppa Davis è stato impietoso. Per Sinner e compagni quasi 6 milioni di spettatori sommando Rai e Sky ed è un dato, sì da record, ma che deve far riflettere. In contemporanea con il match di Sinner c’era Napoli-Roma, non proprio una partita qualsiasi, ma non c’è stata storia e capisco benissimo perchè. Se Milan-Juve è stato l’emblema della noia, la sfida del Maradona non è stata da meno. Il Napoli è pragmatico e super organizzato a livello difensivo, ma è tutt’altro che bello. I segnali c’erano già stati contro Milan, nonostante la vittoria, e Inter, ma contro una Roma disastrata si sono visti nitidamente. Senza il doppio errore difensivo (strano eh..) confezionato dalla coppia Angelino-Hummels non so se il Napoli avrebbe mai segnato. La Roma è la solita Roma nonostante Ranieri anche se è presto per un giudizio più profondo. In più, però, al mistero Dybala si aggiunge il mistero Soulè. Al momento quelli spesi per l’ex juventino sembrano 30 milioni buttati al vento perchè cambiano gli allenatori ma Soulè non gioca mai. E qualcosa lì davanti Ranieri si dovrà inventare perchè la Roma continua a tirare pochissimo in porta e Dovbyk continua ad essere servito poco e male. Su Dybala aveva ragione Alfredo Pedullà. Io per prima avevo apprezzato la sua decisione di rimanere a Roma definendola una scelta di cuore e di vita, in realtà l’argentino è rimasto perchè non si è trovato l’accordo sul cartellino tra i club. Non definerò mai Dybala un problema per la Roma, ma in questo momento, oltre a non essere un valore aggiunto, lo vedo lontanissimo dalla Roma e non solo per le sue misteriose condizioni fisiche. Torniamo sulla noia del weekend di campionato e sul calcio surclassato dal tennis. Nemmeno Lazio-Bologna mi ha entusiasmato, nemmeno la cinquina dell’Inter perchè il Verona è stato davvero imbarazzante. Di Milan-Juve è stato già detto tutto. Thiago Motta sembra il fratello di quello ammirato a Bologna. A Fonseca sembra sia venuta la paura di perdere. Il calcio italiano è involuto, per mancanza di campioni, per arbitri e Var sempre più in confusione, per stadi e terreni di gioco non all’altezza. E’ la cosa più lontana dallo show che vorrebbero proporci. Per questo la gente è incuriosita da altro, vedi il boom della Coppa d’Africa sui nostri canali, vedi anche le qualficazioni alla prossima Coppa d’Africa sempre su Sportitalia. Il “vuoto” della serie A, lo stanno colmando gli altri.