Contro la Polonia Rafael Leao ha incantato a suon di dribbling e grandi accelerazioni. Il gol realizzato, che ha aperto le marcature, è il suo marchio di fabbrica. Il dieci rossonero deve ora prendersi il Milan. Lo status di discontinuità va abbandonato, coltivando uno sviluppo esecutivo costante.
Sapersi adattare nei momenti di difficoltà è una delle chiavi che differenziano i giocatori forti dai campioni. A Leao manca l’ultimo salto, quello della continuità anche all’interno delle singole partite. Una spinta che deve arrivare anzitutto dal lavoro in allenamento. E Fonseca, in questo senso, lo sta aiutando.