Un ex campione di tennis ha parlato con stizza e con rabbia dell’ultima decisione. Non gli piace affatto
Il tennis è divenuto uno sport davvero intenso almeno per quanto riguarda il numero di eventi a cui partecipare e le regole ferree su punteggi e ranking da mantenere. Un atleta di alto rango deve partecipare e piazzarsi nel maggior numero di tornei per poter restare in alto nella classifica generale.
Una decisione presa dal circuito ATP che viene considerata utile per aumentare l’appeal e lo spettacolo del tennis contemporaneo, magari aprendo le porte a più atleti possibili e non restare nell’ambito dei soli noti. Allo stesso tempo però molti esperti del settore, tra giocatori e tecnici, considerano il tutto molto stressante e faticoso con inevitabili ripercussioni fisiche e sulla stessa programmazione.
Tra i più critici rispetto al fittissimo calendario ATP c’è uno dei migliori tennisti degli ultimi decenni, un ex numero 1 come Andy Roddick. Lo statunitense, vincitore di ben 32 tornei in carriera tra cui uno Us Open, adesso conduce un seguitissimo podcast legato al mondo del tennis, in cui ospita opinionisti illustri.
Roddick non ci sta, sfogo contro il calendario ATP
In una delle ultime puntate della trasmissione podcast Served with Andy Roddick, l’ex numero uno del mondo ha parlato di come viene sviluppato il calendario dei Master 1000, in particolare delle settimane dedicate a questo tipo di tornei di alto livello.
Roddick considera esagerata la programmazione dei Masters che si allunga oltre la canonica settimana: “I tornei Master di due settimane li odio, hanno l’effetto di creare più usura ai giocatori, piuttosto che offrire uno spettacolo migliore. C’è la sensazione che più giocatori si siano infortunati perché non puoi lavorare nelle settimane libere per rafforzarti fisicamente. Se giochi a giorni alterni non puoi andare a fare un lavoro intenso. Lo dicono i giocatori. Forse non si sarebbe dovuto impegnare il calendario in questo modo”.
Roddick si sofferma dunque sui tanti infortuni e su coloro che devono fermarsi per la lunghezza di certi tornei. L’ex tennista ha elogiato invece la durata e la composizione del torneo di Parigi-Bercy, il recente Master 1000 francese vinto da Alexander Zverev: “Parigi-Bercy è stato fantastico:una settimana. Tutto quello che occorre fare è aprire spazi nel calendario e noi cosa facciamo? Facciamo i Masters 1000 su due settimane. Oh, questo aiuterà il calendario!”