Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid, ha presentato in conferenza stampa la gara contro il Milan: “Dopo la tragedia di Valencia, voglio parlare meno possibile di calcio oggi”.
E’ stato giusto non giocare l’ultimo fine settimana vista la tragedia di Valencia?
“Il mondo del calcio è stato chiaro: nessuno voleva giocare e credo sia stata la decisione corretta. Noi rispettiamo ciò che ci viene detto di fare”.
Per lei col Milan è una partita speciale.
“Vogliamo parlare il meno possibile di calcio per rispetto a ciò che è accaduto a Valencia. Lo facciamo, anche se con poca voglia, perché è il nostro lavoro. Per me è una partita speciale contro il Milan, ma tutto passa in secondo piano”.
Perché per lei non si dovrebbe giocare?
“Il calcio è una festa che si fa quando la tua famiglia sta bene, quando tutti stanno bene. Quando la gente non sta bene non si può fare festa. Il calcio per me deve fermarsi, oi però ci siamo dentro, non siamo quelli che comandano e ci adattiamo”.
Qualcosa da dire sulla cerimonia del Pallone d’Oro?
“Il Pallone d’Oro è passato. Il mio Pallone d’Oro me lo hanno dato l’1 giugno quando abbiamo vinto la Champions”.
Il popolo valenciano è stato lasciato solo?
“E’ normale che siano frustrati e tristi. E’ successo qualcosa di incredibile. E’ difficile pensare che nel 2024 possano succedere queste cose, con tutte le informazioni che abbiamo anche dal punto di vista metereologico”.