Il padel è diventato una vera e propria moda in tutta Italia: giocano gli appassionati di tennis, i curiosi e quelli che vogliono semplicemente divertirsi e restare in forma
In italiano è stato ribattezzato Padel seguendo la declinazione latinoamericana di questa disciplina. Ma, come spesso è accaduto nel corso della sua storia, anche il Padel nasce dalle radici del tennis e si è diffusa attraverso le colonie inglesi.
Padel, le origini
Il fenomeno del Padel è molto recente. Sicuramente successivo a quello dello squash, altro sport di derivazione tennistica che è diventata una vera e propria mania internazionale.
Stando alla tradizione, l’invenzione di questo sport si deve a un messicano, Enrique Corcuera. Questo appassionato, voleva costruire un campo da tennis in casa. Ma avendo poco spazio a disposizione, ha sfruttato utilizza una sorta di gabbia con l’idea di usare i muri come parte integrante del gioco. Una declinazione molto simile a quella dello squash. In compenso tra spazi ridotti e dinamiche più lente, cambia completamente la racchetta. Più larga, più tozza, simile a quei racchettoni diventa una sorta di via di mezzo tra la racchetta da ping pong e quella da squash.
Com’è nato
Lo sport nasce nel 1969, si sviluppa soprattutto in Sudamerica negli anni ’80, l’Argentina è il paese di riferimento (padel è il nome dato dagli argentini alla specialità) e il regolamento, inizialmente improvvisato e nemmeno messo nero su bianco, è stato ufficializzato in quegli anni.
Oggi viene aggiornato con grande frequenza per cercare di rendere il gioco sempre più competitivo e spettacolare. In Italia, di fatto, si gioca a padel dal 2010, da quando anche la Federazione Italiana Tennis ha deciso di avvicinarsi a questa disciplina in modo più sostanziale consentendo lo sviluppo dei campi e di veri e propri club.