Dalla Primavera alla Serie A: i migliori talenti visti su Sportitalia

Il sogno di tutti: debuttare nel massimo campionato italiano dopo aver fatto tutta la trafila nel Settore Giovanile. Dalla Primavera, che su Sportitalia è di casa, fino ai primi minuti in Serie A: un ricordo indelebile per i tanti ragazzi che sin da bambini sognavano di calcare quei palcoscenici importanti. E negli ultimi anni ci sono stati esempi lampanti. Basti pensare a Gigio Donnarumma o ad Alessandro Buongiorno, cresciuti rispettivamente con le maglie di Milan e Torino (ora al PSG e al Napoli), diventati perni centrali della Nazionale Italiana allenata dal Ct Luciano Spalletti. E, partendo dal penultimo turno di campionato, con gol all’esordio di Alieu Njie, centravanti del Torino, abbiamo stilato alcuni dei migliori talenti visti nelle ultime stagioni in Primavera, ora determinati anche in Prima Squadra o nelle formazioni U23.

Patrick Dorgu, Lecce

Dopo la straordinaria annata con tanto di vittoria del campionato Primavera agli ordine di mister Coppitelli, Patrick Dorgu è stato decisivo nell’ultimo match di Serie A contro il Verona e da settimane è finito nel mirino del Napoli e delle big di Premier League. Scoperta di Pantaleo Corvino, è cresciuto in Danimarca con la maglia del Nordsjaelland – che conserva e alimenta uno dei più floridi vivai d’Europa – con cui si mette in luce con 22 presenze, 3 reti e 2 assist nel campionato giovanile scandinavo prima dello sbarco nel Salento. Il classe 2004 nell’anno dello Scudetto totalizza nella stagione 22-23 4 reti in 33 presenze prima dell’exploit in Serie A prima agli ordini di D’Aversa e poi diventando un punto fermo dello scacchiere di Mister Gotti raggiungendo la chiamata della Danimarca in Nations League: 3 presenze e un gol contro la Svizzera a settembre.

Michael Kayode, Fiorentina

Classe 2004 con un passato alla Juventus, è stato “agevolato” dall’infortunio di Dodo a Udine nel settembre del 2023. Dopo aver conquistato gli Europei con l’Italia U19 e realizzato un gol di testa, il terzino nativo di Borgomanero e con un passato al Gozzano prima del passaggio alla Fiorentina nel 2021, è diventato inamovibile nella squadra di Italiano. 71 presenze, 6 gol e 4 assist con l’U19 gigliata, prima dell’inserimento in pianta stabile in Prima Squadra con cui lo scorso febbraio, contro la Lazio, ha trovato il suo primo gol in Serie A. Dopo il rientro di Dodo, lo spazio per il terzino italiano è ridotto, nonostante tra campionato e Conference abbia collezionato già 6 gettoni.

Kacper Urbanski, Bologna

Sempre più al centro del Bologna: prima con Thiago Motta poi con Vincenzo Italiano, il classe 2004 è ormai una certezza per i rossoblù. Arrivato in Italia nel 2021 dal Lechia Gdansk, ha esordito nel massimo campionato polacco nel 2019. Si è messo in luce con la Primavera felsinea collezionando 64 presenze e 11 gol prima di essere aggregato in Prima Squadra. Nel campionato in corso all’U-Power Stadium di Monza, ha trovato il primo gol in Serie A nella prima vittoria stagionale dei rossoblù. Grazie al Bologna, è entrato anche nel giro della Polonia con cui ha esordito lo scorso giugno agli Europei collezionando fino a questo momento 9 presenze.

Niccolò Pisilli, Roma

Prima Mourinho, poi De Rossi e infine Juric: tutti stregati dal classe 2004 prodotto giallorosso e reduce dall’esordio in Nazionale con Spalletti contro Israele in Nations League. Dopo l’esordio in Serie A e il primo gol con la Roma con lo Special One, Pisilli in questa stagione ha trovato la sua prima marcatura nel massimo campionato contro il Venezia con cui ha permesso ai capitolini di superare i lagunari per 2-1. Punto fermo della Primavera di Mister Guidi ha vinto la Coppa Italia contro la Fiorentina nella stagione 2022-23 in un’annata incredibile in cui è andato a segno in ben 12 occasioni in 35 presenze.

Kenan Yildiz, Juventus

Cresciuto in Germania a Regensburg ma di origini turche, è arrivato dal Bayern Monaco alla Juventus a parametro zero quasi come “ripicca” dopo l’operazione che portò Manuel Pisano in Baviera come raccontato da Luca Bianchin de La Gazzetta dello Sport. Sulle orme dell’idolo Ozil e di Alex Del Piero, il classe 2005 è diventato un punto fermo della squadra di Allegri prima e Thiago Motta poi, oltre che della Nazionale Turca guidata da Vincenzo Montella con cui ha trovato il primo gol in Nazionale in amichevole contro la Germania. Dopo essersi diviso tra la Primavera di Montero (12 gol e 7 assist) e la NextGen di Brambilla (2 gol in 15 presenze) oltre ad aver ben impressionato in Youth League (3 gol in 6 presenze), il “predestinato” ha trovato il primo gol in Serie A la scorsa stagione allo Stirpe contro il Frosinone. Dopo il rinnovo con i bianconeri e la maglia numero 10, Yildiz è reduce dall’incredibile doppietta contro l’Inter a San Siro partendo dalla panchina.

Francesco Camarda, Milan

Classe 2008, pedina imprescindibile del Milan Futuro di Daniele Bonera, nell’ultimo anno e mezzo ha già superato due record. Partiamo da quello più recente in Champions League contro il Club Brugge: a 16 anni e 226 giorni è diventato il più giovane italiano di sempre a esordire nella massima competizione europea superando Moise Kean con la maglia della Juventus a 16 anni e 267. Stessa cosa, lo scorso novembre, in un Milan-Fiorentina di campionato: Francesco Camarda ha debuttato tra i professionisti a 15 anni e 260 giorni. Prodotto del vivaio rossonero, ha segnato “vagonate” di gol con le Giovanili, permettendo all’Italia U17 di vincere la scorsa estate l’Europeo di Categoria (4 reti, doppietta in finale e MVP del torneo)… Prossimo step, l’Italia dei grandi?

Pietro Comuzzo, Fiorentina

Primo 2005 a vestire la maglia della Fiorentina, dopo aver debuttato con Mister Italiano, “il soldato”, come lo chiamano i compagni di squadra, è diventato un punto fermo dello scacchiere di Raffaele Palladino come dimostrato dalle 10 presenze stagionali tra Serie A e Conference League in questa stagione. Prima Udinese, poi Pordenone fino alla chiamata nel 2021 della viola, con Comuzzo che ha ben figurato sotto l’ala protettiva di Alberto Aquilani con la sua Primavera: tra U17, 18 e 19 ha totalizzato 63 presenze senza mai segnare.

Jeff Ekhator, Genoa

Visti i tanti problemi del reparto offensivo del Genoa, Alberto Gilardino ha fatto affidamento sul 17enne italo-nigeriano Jeff Ekhator, reduce dal gol, inutile, ai fini del punteggio contro l’Atalanta in questa stagione. Prodotto del vivaio del Grifone, il classe 2006 veste il rossoblù da quando ha 8 anni e i numeri tra U17, 18 e 19 sono sicuramente importanti: 73 presenze, 32 gol e 20 assist. Dopo l’ottimo precampionato e l’esordio in Coppa Italia contro la Reggiana, Ekhator fa ormai parte delle rotazioni della prima squadra genoana.

Honest Ahanor, Genoa

Alberto Gilardino non guarda in faccia a nessuno e se uno è forte merita di giocare: è il caso di Honest Ahanor, classe 2008 del Genoa, che ha debuttato dal primo minuto contro la Juventus. Dopo aver mosso i primi passi in Campania nella sua Aversa, il terzino, fresco di rinnovo con il Grifone fino al 2027, tra U17, U18 e U 19 ha collezionato 27 presenze impreziosite da 7 reti, oltre ad altri due gettoni in questa stagione ha totalizzato 2 presenze e un gol con la Primavera di Mister Sbravati.

Alieu Njie, Torino

Gli sono serviti 10 minuti contati di orologio per segnare il primo gol in Serie A all’esordio assoluto contro il Como: presentazione perfetta per Alieu Njie, bomber classe 2005, del vivaio del Torino. Il sostituto di Duvan Zapata i granata ce l’hanno in casa? Merito anche di Mister Vanoli che ha avuto fiducia nell’attaccante svedese-gambiano cresciuto nel Forssa BK e arrivato in Italia nell’estate del 2021. Punto fermo dell’U19 svedese, nelle prossime settimane, siglerà un nuovo contratto con il club del presidente Cairo, dopo aver collezionato 7 gol e 10 assist in 71 presenze nella Primavera granata.

Vanja Vlahovic, Atalanta

Stella dell’Under 23 di Francesco Modesto, Vanja segna a ripetizione in Serie C:  9 gol in altrettante partite per il talento serbo, che in questa stagione ha collezionato 2 presenze e un assist in Serie A, esordendo contro il Como lo scorso settembre. Arrivato a Bergamo dal Partizan Belgrado, sulle orme di Dusan, il classe 2004 ha praticamente convinto tutti: dopo essersi messo in mostra con la Primavera orobica la scorsa stagione, con 24 gol in 39 presenze, il numero 99 è pronto a spiccare il volo, con Gasperini che monitora da vicino la crescita del bomber nativo di Vršac.

Massimiliano Fina

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