Mentre l’incidente in Ungheria continua a fare discutere, la Ferrari paga un altro debito pesante e deve rinunciare al secondo motore di questa stagione, ne resta uno
Un solo motore con il quale concludere tutta la stagione, e dunque la bellezza di undici gran premi, senza contare quello attualmente ancora sospeso e forse da recuperare. Un bel problema per la Ferrari che dopo il Gran Premio di Ungheria si trova a poter contare su un’altra power unit in meno sulla macchina di Charles Leclerc.
Ferrari, motore danneggiato irreparabilmente
Il motore, smontato dalla SF21 #16 del pilota monegasco, è stato inviato subito a Maranello per i controlli del caso. E l’esito da parte di meccanici e ingegneri è stato impietoso: “Motore danneggiato in modo irreparabile”. Leclerc, centrato in pieno da Lance Stroll nella folle carambola al primo giro dell’Hungaroring era stato costretto al ritiro. Ma ora al danno si aggiungono anche gli interessi passivi.
I regolamenti della Formula 1 infatti, nell’ottica di contenimento di costi, prevedono l’utilizzo di non più di tre power unit per ogni singola auto: una volta esauriti i propulsori è scontata una penalizzazione.
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Possibile una sanzione
Quella montato in Ungheria era la seconda power unit in dotazione a Leclerc. Fuori uso anche questa la terza verrà montata sulla rossa #16 in vista del Gran Premio di Spa Francorchamps. E a Maranello devono spetrare che duri. Altrimenti la Ferrari dovrà allestire un quarto motore scontando la sanzione prevista, una penalizzazione sulla griglia di partenza.
Ufficializzata anche la sanzione a Bottas e Stroll, entrambi penalizzati in griglia nel prossimo gran premio del Belgio. La sanzione è di cinque posizioni e due punti sulla propria super-patente.