Jannik Sinner è la rivelazione che lo riguarda: un colpo di scena clamoroso, le sue parole cambiano tutto
Il numero 1 al mondo da 20 settimane ormai, una sorta di cannibale che coniuga un solo verbo, quello della vittoria. Jannik Sinner è reduce dal Masters 1000 di Shanghai conquistato in finale contro Djokovic (7-6, 6-3) e dalla vittoria contro Alcaraz nel torneo di esibizione Six Kings Slam, con tanto di montepremi record da sei milioni di dollari portato a casa.
Nemmeno un giorno di sosta, però. L’altoatesino è già concentrato sui prossimi appuntamenti, gli ultimi stagionali prima di pensare al 2025. Già certo della prima posizione almeno fino agli Australian Open, il suo mirino è ora puntato sui tornei di Parigi-Bercy e sulle Finals, prima di provare a bissare la Coppa Davis vinta l’anno scorso con la maglia dell’Italia.
Insomma, non vuole rinunciare a nulla il nativo di San Candido che attende la pronuncia del Tas – che arriverà verosimilmente a 2025 inoltrato – sul caso doping che l’ha travolto nelle scorse settimane, per una contaminazione subìta da un membro del suo staff, poi allontanato.
La rivelazione di Max Giusti su Jannik Sinner: colpo di scena clamoroso
Se l’Italia del tennis ha scoperto il talento di Jannik Sinner solo da qualche anno, c’è chi invece aveva intravisto un potenziale campione – poi confermatosi tale – già quand’era poco più che bambino. Il racconto di Max Giusti, presentatore e comico, in tal senso, è eloquente.
Su ‘Dopcast’ ha raccontato di una telefonata ricevuta qualche anno fa da parte di un suo amico, Alex Vittur, “uno dei miei migliori amici da Brunico” inizia il presentatore che poi spiega il contenuto della telefonata proprio inerente a Jannik.
“Per diversi anni il mio amico ha giocato a tennis, entrando anche negli Atp 500. Poi però ha abbandonato il sogno di diventare tennista professionista cambiando vita” ha svelato Max Giusti per poi entrare nel dettaglio con Sinner. “Mi chiamò entusiasta dicendomi di ave visto un ragazzino di 12 anni e mezzo, di aver giocato con lui e che era il più forte con cui avesse mai giocato. E si trattava proprio di Jannik Sinner”.
Giusti ha poi concluso il racconto rivelando, quindi, di essere questo il primo ricordo del giovanissimo tennista. Sinner, fin da piccolo, giocava a tennis, con la scelta ricaduta su questo sport dopo aver iniziato sugli sci. Ed il talento si è palesato evidente fin da subito, coltivato, poi, fino a diventare il numero 1 al mondo.