Carlos Alcaraz spiazza tutti con le sue dichiarazioni, frasi che riguardano Jannik Sinner: l’azzurro è sorpreso
Ormai, ci stiamo abituando a uno spettacolo di livello altissimo e a gare fenomenali, quando scendono in campo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Il 2024 ha sancito definitivamente l’ingresso nella loro era, conclusa quella dei Big Three, con l’azzurro e lo spagnolo che si sono divisi equamente le prove del Grande Slam dell’anno solare.
Un testa a testa e una rivalità appassionanti, che segneranno per diversi anni il mondo del tennis e hanno già regalato pagine epiche di storia. Che ancora in questo 2024 da concludere potrebbero vivere altri capitoli e incroci entusiasmanti tra Parigy-Bercy, le ATP Finals e la Final Eight di Coppa Davis. Ultimi due appuntamenti, da giocare l’uno in casa dell’altro e dunque ancor più significativi.
Intanto, a Riyadh, per il Six Kings Slam, un’altra partita stupenda tra loro e poco importa che fosse poco più di una esibizione. Quando i due si affrontano, vogliono vincere. Lo voleva Jannik, che aveva perso gli ultimi tre confronti diretti negli ultimi dodici mesi, e infatti ha rimontato d’autorità dopo il tie break perso nel primo set. Un successo che non vale per la classifica del circuito, ma che ricorda ad Alcaraz chi sia al momento il numero uno al mondo.
Sorrisi e abbracci tra i due, ancora una volta, pochi giorni dopo l’ultimo incrocio ‘ufficiale’, a Pechino. Il clima di fair play tra l’altoatesino e il murciano è un bel segnale per tutto il mondo dello sport. E anche le frasi di Alcaraz a fine partita fanno piacere.
Sinner e Alcaraz nemici-amici: l’annuncio dello spagnolo sul futuro
Se Sinner è stato protagonista di un siparietto e alcune battute sul fatto di essere sempre concentrato al massimo per battere Alcaraz, lo spagnolo ha replicato con altrettanta cortesia, ribadendo la massima stima per l’avversario.
Alcaraz in conferenza ha auspicato un rapporto ancora più stretto tra loro: “Tra noi c’è grande rispetto reciproco. In effetti non parliamo molto, ma mi farebbe molto piacere se succedesse“. Sul confronto a distanza e in campo, l’iberico ammette poi: “È il miglior colpitore di tutti, ti spinge sempre al massimo, a raggiungere e superare i tuoi limiti. Contro di lui devo dare sempre il cento per cento, lui non abbassa mai la guardia e ti obbliga a fare lo stesso”.
E se per entrambi, ogni partita è un occasione di miglioramento, vuol dire che nei prossimi anni ne vedremo davvero delle belle.