La situazione che riguarda Jannik Sinner rischia di diventare un vero e proprio caos: le ultime sul verdetto
Il 2024 sportivo di Jannik Sinner, che si avvia ormai alla fase finale, è senza dubbio un anno memorabile. Il campione italiano è riuscito a inanellare una serie di straordinari successi, tra cui ovviamente le fantastiche vittorie agli Australian Open e agli US Open. E non è ancora finita, perché a novembre ci sono due grandi appuntamenti come le ATP Finals e la Coppa Davis: il bottino di Sinner può crescere ulteriormente.
L’aspetto che sta più stupendo di Sinner è la capacità di riuscire a rimanere concentratissimo nonostante la nota vicenda extra-campo che lo riguarda. La WADA (Agenzia Mondiale Antidoping), infatti, ha deciso di presentare ricorso contro l’assoluzione dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency) in merito alla positività al Clostebol riscontrata nell’atleta italiano lo scorso marzo.
Il numero uno della classifica ATP e il suo staff hanno perfettamente chiarito cosa è accaduto, ovvero l’assunzione involontaria in seguito al massaggio del fisioterapista che si stava curando una ferita alla mano con uno spray contenente quella sostanza proibita. L’ITIA aveva dichiarato Sinner non colpevole, limitandosi a togliergli i punti e il montepremi conquistato nel Masters 1000 di Indian Wells.
Squalifica Sinner, la notizia è appena arrivata: fan spiazzati
Una posizione che però non ha convinto fino in fondo la WADA, anche se per molti si tratta più di una questione ‘politica’ che un approfondimento in cerca della verità. L’ITIA ha già ribadito che non c’è stato alcun trattamento di favore nei confronti di Sinner e che i modi in cui vengono gestiti i casi sono sempre gli stessi, pur riconoscendo il diritto di ricorso dell’Agenzia Mondiale Antidoping. Ma quando può arrivare la sentenza definitiva?
Già a gennaio, almeno stando ai rumors, si potrebbe mettere la parola fine a questa vicenda, ma non è escluso che l’attesa raggiunga o addirittura superi i sei mesi. Nel frattempo Jannik Sinner non potrà certamente scendere in campo con la testa sgombra: lo stesso campione altoatesino ha più volte ribadito nelle interviste che ogni tanto il pensiero va a questa ‘spada di Damocle’ che non gli permette di godersi a pieno i trionfi.
La WADA ha precisato che la stessa è stata impugnata solo per verificare l’esistenza di una colpa parziale di Sinner, ovvero una responsabilità per il comportamento dei componenti del suo staff. Una puntualizzazione che però non evita al vincitore di Australian Open e US Open di giocare con questo peso.