Un futuro non così solido quello di Max Verstappen alla Red Bull. C’è chi ipotizza un suo possibile addio alla scuderia campione del mondo
Un finale di stagione che Max Verstappen non si aspettava così combattuto e incerto quello del Mondiale 2024 di Formula 1 che deve ancora emettere i suoi verdetti in entrambe le graduatorie.
Una situazione diametralmente opposta a quella vissuta nelle ultime due edizioni del Mondiale nelle quali, già a inizio settembre, cominciava il countdown per la matematica conquista del titolo da parte del campione olandese. Per arrivare all’agognato poker iridato, Max deve ora gestire un vantaggio di 52 punti su Lando Norris con sei GP ancora da disputare e due gare sprint.
Una classifica ancora aperta a ogni verdetto grazie alla crescita prepotente della McLaren che può schierare, al momento, le migliori due monoposto in griglia di partenza. Non certo la stessa condizione di una Red Bull che, dall’estate, ha smarrito quell’indubbia superiorità che ha reso gli ultimi due Mondiali un assolo di Verstappen, evidentemente scontento di quanto sta avvenendo.
Addio Verstappen alla Red Bull, attenzione a questo scenario
Non è un momento felice per il campione olandese. Alla citata crisi di prestazioni della Red Bull si è aggiunta, recentemente, la polemica con la FIA che lo ha sanzionato (primo fra tutti i colleghi) per una parolaccia pronunciata in conferenza stampa. Un’inquietudine quella di Max che alimenta i rumors su un possibile addio alla Red Bull, scuderia alla quale è legato da un contratto fino al 2028.
Non esclude affatto questa ipotesi, Helmut Marko, consulente Red Bull e mentore di Verstappen in Formula 1. Un personaggio che conosce come pochi l’indole del campione olandese e che, dunque, può prevedere anche possibili dinamiche tali da cambiare il suo futuro in F1.
In un’intervista a ‘Motorsport Magazin’, ripresa da ‘Formula Passion’, Marko pone l’attenzione su una data fondamentale per la Formula 1 ovvero il 2026, anno in cui entrerà in vigore il nuovo regolamento su power unit e aerodinamica delle monoposto. Una sfida per tutti i team che la Red Bull affronterà da motorista con l’ausilio di Ford.
Per Marko, sarà fondamentale mettere a disposizione di Verstappen una Red Bull competitiva e in grado di aprire un ciclo vincente come accaduto precedentemente con il varo di altre modifiche regolamentari, quelle che hanno portato alla realizzazione delle monoposto a effetto suolo. Senza una Red Bull forte, il campione olandese potrebbe optare per altre scelte. “Sappiamo tutti – spiega Marko – che i contratti dei piloti di vertice prevedono clausole di uscita basate sulle prestazioni. Se il pilota non è contento di qualcosa è possibili che lasci prima della fine del contratto.”
A riguardo, Marko cita l’esempio di Sebastian Vettel che decise di lasciare la RB in anticipo nel 2013 prima della scadenza. Uno scenario che potrebbe ripetersi anche con Verstappen. Marko sintetizza il tutto con una battuta, rispondendo così a una domanda sui possibili malumori che il pilota potrebbe esternargli sulla nuova Red Bull nel suo ufficio di Graz. “Non sarà necessario. In quel caso non credo che Max verrà nel mio ufficio. Sarà già su un’altra macchina...” A Milton Keynes sono tutti avvisati in anticipo.