Siamo alla settima giornata di Serie A ed essendoci la sosta per le Nazionali, le squadre possono trarre i primi bilanci e fare le proiezioni sul lungo termine, per capire se la strada tracciata è quella giusta. Si sta delineando dunque in classifica quella che potrà essere la lotta salvezza, con oggi almeno 11 squadre che devono stare attente alla loro situazione.
Chi è più in fondo oggi: Venezia, Monza, Genoa e Lecce.
Situazioni differenti hanno portato le tre squadre che oggi verrebbero retrocesse, ad essere dove sono. Il fanalino di coda, il Venezia, partiva decisamente con pochi favori del pronostico nelle griglie di inizio campionato. In più ci si è messo un calendario decisamente arduo in partenza e una discreta sfortuna – vedi gli infortuni di Pohjanpalo e Busio nelle prime uscite, o le buone prestazioni seguite a sconfitte immeritate contro Torino, Roma e Verona, su tutte – a portare ai lagunari una situazione oggettivamente difficile.
Se i veneti dovranno sudare la salvezza, due squadre ben più accreditate si trovano in una situazione non tanto più rosea dopo 7 partite. Monza e Genoa hanno problemi differenti, ma entrambe partono da un mercato che ha visto partire alcuni giocatori importanti. Colpani, Di Gregorio e Valentin Carboni da un lato, Gudmundsson e Retegui dall’altro. Poi per il Grifone ci si sono messi anche i tanti infortuni. Sia Nesta che Gilardino insomma hanno da lavorare ora soprattutto sulla testa dei giocatori e magari sperare nel mercato di gennaio.
C’è poi il Lecce, partito meno bene dell’anno precedente. La vittoria per i salentini manca dall’1-0 al Cagliari del 31 ottobre e Gotti sa di avere in alcuni giocatori del potenziale per fare meglio di così.
Cagliari, Parma e Como: partenze altalenanti
Il Cagliari è partito come peggio era difficile fare, ma ha trovato il crocevia stagionale nella folle vittoria di Parma. Una partita, quella, che può aver dato una botta di morale e fiducia nei propri mezzi ai rossoblu, che infatti una settimana dopo hanno fermato anche la Juventus, sul pareggio. Nello stesso match sono usciti con le ossa rotte i gialloblu che fino a lì erano stati fra le sorprese in positive di questo inizio. Il potenziale offensivo della squadra di Pecchia e l’organizzazione del tecnico ha lasciato buone impressioni, ma in questa sosta servirà azzerare ciò che è accaduto nelle ultime uscite, dove sono arrivate 3 sconfitte e 2 pareggi.
Le altre: Bologna, Verona e Fiorentina. E l’Empoli…
Bologna e Fiorentina hanno l’aria di essersi ritrovate nei bassifondi per un mix fra il cambio di allenatore ed il bisogno di assestamento. Il potenziale delle due squadre non può essere paragonato a quello delle altre squadre in lotta per non retrocedere, ma tutte devono fare attenzione a non ritrovarsi invischiate loro malgrado. Il Verona ha visto arrivare dal mercato, come al solito, nomi che i più non conoscevano e che poi si sono rivelati essere invece più che validi. La partenza è stata ottimale e la squadra di Zanetti ha carattere. Poi c’è l’Empoli, che sogna una salvezza tranquilla: già 10 punti raccolti dai toscani, con vittorie di prestigio come quella dell’Olimpico.