Inter, Zanetti interrogato sui rapporti con gli ultras: “Nessuna pressione e nessuna soffiata”

Il vice presidente dell’Inter Javier Zanetti è stato ascoltato dai PM di Milano nell’ambito degli interrogatori relativi all’Inchiesta “Doppia Curva” che ha portato all’arresto di 19 tra capi ultrà dell’Inter e del Milan. Zanetti è stato sentito in merito ad alcuni suoi contatti con la tifoserie nerazzurra, sulle vicende dei biglietti per la finale di Istanbul e sulla sua presunta soffiata alla Curva Nord sulle indagini della Polizia.

Zanetti ha parlato agli inquirenti come persona informata sui fatti. L’ex capitano ha dato la sua versione delle vicende. Per quanto riguarda la vicenda della richiesta di più biglietti a disposizione della Curva Nord per la finale di Istanbul. L’ex capitano ha detto che la questione gli fu solo accennata. Tuttavia, non arrivò mai a Marotta e fu discussa solo con “la base” della dirigenza.
Il dirigente nerazzurro ha poi smentito di aver mai subito direttamente pressione, minacce o intimidazioni. E di aver sempre parlato con i capi della Curva Nord in un clima di serenità.

Mentre, Zanetti, ha negato di aver mai fatto alcuna soffiata a Ferdico, uno degli arrestati, in merito ad una attività di monitoraggio della polizia sulla Curva. Una situazione emersa all’interno di un’intercettazione di una telefonata tra Materazzi e Ferdico. L’ultrà, ora in arresto, faceva riferimento ad un’attività di monitoraggio delle attività della Curva a seguito dell’omicidio di Vittorio Boiocchi. Caso di omicidio per cui si cerca ancora una soluzione.

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