Con la sua scomparsa si è chiusa un’epoca, un altro gravissimo lutto ha colpito il mondo dello sport: addio ad un vero mito
Come un fulmine a ciel sereno è arrivata una di quelle notizie che mai nessuno avrebbe voluto dare. Specialmente se si tratta di una figura che, ai suoi tempi, ha scritto pagine importantissime nello sport italiano. In particolar modo nel mondo dell’atletica leggera. Gli amanti di queste discipline, infatti, sono in lutto per la scomparsa di un uomo che è stato considerato un vero e proprio simbolo.
Si tratta di Franco Mascolo che è passato a miglior vita all’età di 85 anni. Un mito ed un protagonista della “velocità” proprio come quello che è andato via 11 anni fa, come Pietro Mennea. Il cuore di Mascolo ha smesso di battere, per sempre, nella mattinata di mercoledì 9 ottobre in quel di Barletta, città dove è nato e cresciuto.
Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che l’85enne stesse combattendo, da tempo, contro un brutto male che non gli avrebbe lasciato scampo. Una malattia che lo aveva abbattuto sia fisicamente che moralmente. In molti lo ricordano per essere stato il primo dei due professori a cui l’ex primatista del mondo si affidò nella sua scalata alla vetta mondiale dei 200 metri.
Atletica leggera in lutto, addio a Franco Mascolo
Sia Franco Mascolo che Carlo Vittori (deceduto nel 2015) sono considerati gli artefici più importanti del successo di Menna. I due, infatti, si sono sempre rispettati nel loro ruolo nella prima metà degli anni ’70. In molti, infatti, lo ricordano e lo apprezzano per essere stato lo “scopritore” de “La Freccia del Sud“.
Impossibile non menzionare i grandi successi di Mennea, scoperto proprio da Mascolo, che conquistò il record mondiale nel 1979 a Città del Messico. Così come è impossibile non citare la sua ultima partecipazione ai Giochi Olimpici, quelli di Seul nel 1988. Anche la Fidal (Federazione italiana di Atletica Leggera) ha voluto esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia Mascolo per la grave perdita.
Un comunicato che porta la firma del numero uno della Federazione, Stefano Mei e di tutto il Consiglio federale. Nella città pugliese ha svolto anche il ruolo di insegnante. Dal 1965 al 1974 fu preparatore atletico dell’Avis Barletta, ovvero la prima società di Pietro Mennea. Sin dal primo momento riuscì ad intuire le sue potenzialità.
In molti ricordano i suoi duri allenamenti che gli assegnava come la “Salita del vaglio” nella strada che collega piazza Marina a piazza Pescheria. I funerali di Mascolo si sono svolti nel pomeriggio di giovedì 10 ottobre presso la Chiesa di “San Ruggiero” in via Cialdini. In tanti hanno voluto rendere omaggio e salutato commossi l’eroe di Barletta.