Lunga intervista a Domenico Berardi, attaccante del Sassuolo, a La Gazzetta dello Sport. “Questa è la mia seconda famiglia e non è un modo di dire, non dimenticherò mai il rapporto con il dottor Squinzi e sua moglie, che mi hanno trattato come un figlio e mi hanno fatto crescere. Era amore reciproco”.
“Tre anni fa mi voleva l’Atalanta, ma dissi di no perché non ritenevo di essere adatto a quel tipo di gioco. Lo scorso anno volevo andare alla Juventus, ma i club non si sono accordati, ci rimasi male e litigai con la società perché era il momento giusto”.
Addio a gennaio? “Se dopo questi mesi sarò al 100% e arriverà l’offerta giusta, andrò via. Altrimenti resterò qui fino a giugno. Valuteremo con la società come sempre. Champions League? Vorrei sentire la musica dal campo, è un’ambizione profonda che voglio soddisfare”.