A suo modo è una notizia epocale. Perché per la prima volta da tempo immemore, diciamo da circa 20 anni, un allenatore italiano ha anteposta una big italiana a una top della Premier. E forse non soltanto a una.
Il Manchester United ha contattato nei passati giorni Simone Inzaghi offrendogli di rilevare con effetto immediato la panchina di Ten Hag. Il 3-3 dello United contro il Porto in Europa League ottenuto nel finale è solo l’ultimo dei risultati deludenti dell’allenatore olandese, e ha portato a febbrili riunioni al quartier generale di Carrington nella giornata di venerdì per decidere se licenziare il tecnico durante la pausa per le nazionali. Ma in verità la decisione è già presa, solo che non si riesce a trovare un sostituto all’altezza.
Perché ii contatto con Simone Inzaghi risale a una settimana fa, dunque prima della partita di Europa League. E in verità non è la prima volta che Inzaghi e il Manchester United si sono parlati, visto che l’interesse dei Red Devils arriva dalla stagione passata. Ma la situazione in avvitamento all’Old Trafford ha portato stavolta gli inglesi ad andare all-in, chiedendo addirittura disponibilità immediata per salvare uno United finito all’undicesimo posto. Sapendo di poter avere a disposizione prima di tutto un ricchissimo contratto, e soprattutto un budget mercato che non conosce né limiti né confini, come dimostrano i colpi over 50 milioni sistematicamente messi a segno dal Mufc ogni estate.
Eppure di fronte a tutto questo Simone Inzaghi ha detto no. In verità non sorprende certamente che l’abbia fatto adesso, perché parliamo di un uomo e un professionista troppo corretto per minimamente pensare di piantare in asso un progetto e dei compagni di viaggio in mezzo al percorso.
Il punto è che Simone Inzaghi ha proprio scelto l’Inter, e non perché siamo a ottobre, ma come progetto negli anni. E non crediate che il Manchester United sia la prima big di Premier a contattarlo. Anzi, se vi fate un conto sulle top inglesi che hanno cambiato allenatore la scorsa estate, tutte lo hanno contattato, e sono andate anche oltre il semplice contatto.
Oltre al legame con l’Inter e gli interisti, Inzaghi ha soppesato dal punto di vista lavorativo il management che lo circonda, rendendosi conto che pur con finanze limitate, si tratta però del miglior gruppo di lavoro possibile con cui lavorare nel calcio, eguagliato in questo momento probabilmente solo da Real Madrid, Manchester City e Atletico. Quindi in definitiva Simone Inzaghi ha scelto l’Inter davanti alle top di Premier, non solo adesso con il Manchester United. Una simbiosi che la società forse non avrebbe mai sognato di trovare a questo livello.