Caso ultras, il Milan “subito disponibile a collaborare”. Lotito dice la sua: “Per questo vivo sotto scorta”

Sulla questione legata agli arresti fra gli ultras di Inter e Milan, il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta ha parlato ieri nel corso del prepartita della sfida alla Stella Rossa tranquillizzando i tifosi: “Come i magistrati hanno dichiarato nel corso della conferenza stampa noi siamo parte lesa. Nello stesso tempo abbiamo garantito la massima collaborazione alla magistratura e siamo a totale disposizione. Lo eravamo prima e lo siamo a maggiormente oggi. Attraverso i nostri legali saremo sempre presenti”.

Il Milan non ha invece ancora preso posizione a livello ufficiale, ma il club ha fatto sapere all’ANSA: “In merito alle indagini che coinvolgono esponenti delle tifoserie organizzate, il Club rossonero si è immediatamente reso disponibile a collaborare con gli inquirenti, per fornire qualsiasi documentazione e informazione richiesta”.

Intanto il presidente della Lazio, Claudio Lotito, dice la sua in merito alla questione:  “Non voglio fare il bello, specialmente in questo momento” – ha detto a Il Messaggero – “, ma io sono stato il primo ad assumere una posizione molto chiara, ho fatto una scelta di campo: fra consenso e legalità ho scelto la legalità, con le conseguenze che ne sono derivate per la sicurezza personale e della mia famiglia. Ancora oggi vivo con la scorta, ricevo minacce telefoniche, anche 7-8 al giorno, cortei e cori contro, volantini con la mia tomba e le candele, ma tengo il punto e non mi piego”.

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