Paulo Fonseca ha stupito tutti ieri sera all’annuncio della formazione del Milan: Leao capitano, Theo Hernandez vice. I due protagonisti del “cooling break” della discordia, responsabilizzati con i ruoli più importanti in una squadra di calcio. Un chiaro segnale che il tecnico portoghese ha voluto mandare ai due giocatori, che considera fondamentali per portare avanti la sua idea ed il progetto di rinascita rossonero.
“E’ perché voglio leadership, poi spiegherò col tempo il motivo di avere diversi giocatori che portano la fascia” ha detto il tecnico prima del fischio d’inizio del match contro il Lecce – “oggi tocca a Leao, ma in squadra ci sono 5 giocatori che possono portarla”.
Il fantasista non è sembrato particolarmente diverso da altre volte, con un inizio a rilento. Poi l’assist a Theo Hernandez e diversi spunti positivi. Al termine della partita, Fonseca ha sottolineato: “Ora vedo anche Leao che lavora di più, anche perché segue gli esempi di chi ha vicino. Con Rafa è più facile perché parliamo la stessa lingua. Abbiamo una relazione aperta, un bel rapporto, gli ho sempre detto che è un grandissimo giocatore, ma gli ho detto che deve diventare un giocatore di squadra. Oggi è stato capitano ed è una grande responsabilità. Quello che mi piace è la sua crescita a difendere, aiutare la squadra, stare nello spazio giusto per pressare. Oggi Rafa è un giocatore diverso. È perfetto? No. Lo fa sempre? No, ma lo fa tante volte e io valuto tutto questo tanto. E anche i compagni valutano lo sforzo che sta facendo per essere un giocatore diverso e per essere un calciatore di squadra”. Notte da capitano, che deve essere l’inizio per Leao: Fonseca lo ha responsabilizzato quando tanti gli davano addosso, ora starà a lui.