Botta e risposta tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner: lo spagnolo non le ha mandate a dire e ha detto la sua sull’argomento
Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sono stati protagonisti dell’annata del tennis con due Slam a testa. Il murciano si è portato a casa Roland Garros e Wimbledon, invece all’azzurro sono andati Austrlian Open e US Open. La nuova generazione ha definitivamente spodestato quella precedente, lasciando agli altri solo le briciole. Probabilmente questo è stato l’anno che ha contraddistinto il passaggio dalla vecchia era alla nuova con i mostri sacri di ieri sempre più in difficoltà.
Djokovic, ad esempio, è passato dal primo al quarto posto del ranking ATP, scavalcato per primo proprio dall’altoatesino. Ha vinto il torneo ai Giochi Olimpici di Parigi, l’unico trionfo che ancora gli mancava. Ma agli Slam ha dimostrato di essere in grande difficoltà. Così come Nadal vicino al ritiro più che mai. Tutto al momento parla di Sinner e Alcaraz, compresa la loro rivalità. Sebbene tra i due ci sia stima e rispetto reciproco, non se le sono mandate a dire, specialmente quando sono in disaccordo su qualche argomento.
Alcaraz-Sinner, arriva la risposta infuocata dello spagnolo: i dettagli
Sarà questa la rivalità dei prossimi anni a venire. Negli ultimi giorni, dopo la conclusione della Lavar Cup e con l’ATP 500 di Pechino, tiene banco la questione del calendario troppo fitto per i tennisti. Di questo si è lamentato lo spagnolo, andando “contro” il classe 2001.
Per la precisione, durante la conferenza stampa di presentazione del torneo cinese, al quale lo spagnolo prende parte, ha detto la sua senza nascondersi. “Mi sento in ottime condizioni, sono qui per giocare il mio miglior tennis. L’obiettivo è vincere come sempre. Ma c’è da dire che il numero dei tornei è troppo elevato“. Ecco lo sfogo, con tanto di citazione (e frecciatina) per il rivale: “Gli altri tennisti hanno avuto delle reazioni differenti, Sinner ad esempio in conferenza non si è lamentato. Io parlo per me e credo che tra gennaio e novembre il calendario è troppo intasato, bisogna fare qualcosa perché rischiamo infortuni e non arriviamo al massimo agli impegni importanti”.
Di tutt’altro avviso, invece, erano state le considerazioni dell’italiano sull’argomento che aveva messo il focus sulla profondità del calendario e sulla possibilità di scegliere a quale torneo partecipare.