Caos all’interno del paddock di Formula 1, tutto potrebbe ribaltarsi: occhio alle motivazioni che ci sarebbero dietro
Mentre Red Bull, McLaren e Ferrari lottano per la vetta della classifica piloti e della classifica costruttori, alcune scuderie in Formula 1 pare si siano concentrata su altro. Ci sarà quasi un mese di pausa tra l’ultimo Gran Premio disputato a Singapore la settimana scorsa ed il prossimo, in programma per il 20 ottobre negli USA, un tempo perfetto per consentire a tutti i membri del paddock di ricaricare le energie in vista dell’ultima parte di stagione.
A catturare l’attenzione durante la sosta è, al momento, un intrigo di mercato destinato ad andare avanti almeno per le prossime settimane. Si tratta delle voci relative ad un possibile addio di Daniel Ricciardo dalle corse. A prendere il suo posto sarebbe Liam Lawson, giovane pilota classe 2002 che, grazie ad una clausola recente nel suo contratto con Red Bull, potrebbe liberarsi con effetto immediato qualora dovesse ricevere un’offerta da un altro team. Se poi l’offerta arriva dal tuo “secondo” team, allora tutto sembra combaciare.
Tutto è, tuttavia, fermo a causa di un problema che potrebbe concedere qualche altra chance a Daniel Ricciardo.
Ricciardo può restare: l’indiscrezione ferma tutta l’operazione
A parlarne è il fotografo professionista Kym Illman, australiano e piuttosto vicino al pilota del team Visa Cash App. A quanto pare sono proprio questi sponsor ad essersi opposti al licenziamento di Ricciardo che, andandosene, porterebbe con sé anche la maggior parte degli introiti, che danno anche il nome, del team Racing Bulls.
Un pressing, quello di Visa e Cash App, che si mette contro la volontà di Red Bull e soprattutto di Helmur Marko. Liam Lawson ha fatto molto bene nelle 5 gare disputate l’anno scorso proprio per sostituire l’infortunato Ricciardo. È per questo motivo che il team di Milton Keynes, insieme con il consigliere austriaco, vedono nello stesso Lawson il futuro della scuderia anche come esponente dello Junior Team che, nell’ultimo periodo, non ha regalato troppe soddisfazioni all’azienda.
Un’altra divisione, dunque, in casa Red Bull. Questa, però, potrebbe acuire i rapporti addirittura anche con il suo stesso team “di riserva”. Una situazione piuttosto scomoda che rischia di compromettere una parte del finale di stagione, mettendo ancor di più un punto esclamativo sulla crisi del marchio, ormai a secco di vittorie da otto gare. Non è quindi da escludere il dietrofront su Ricciardo.