È stata una giornata storica per il Bologna e per i suoi tifosi, la formazione rossoblù ieri è tornata nella massima competizione europea dopo 60 anni. Un ritorno che è quasi un esordio perché la formazione felsinea aveva giocato solo nella prima versione della Coppa dei Campioni. Quella per intenderci dove giocavano solo le squadre Campioni Nazionali e la detentrice del trofeo.
E, proprio ieri, i rossoblù di Vincenzo Italiano hanno sfidato una delle formazioni Campioni del proprio Paese: lo Shakhtar Donetsk, una squadra tecnica e votata all’attacco. La quale, tuttavia, non è stata quasi mai davvero in grado di mettere in campo questo blasone. E soprattutto di attivare la qualità delle proprie mezzali.
Nonostante il costante e copioso acquazzone che si è abbattuto su Bologna nella giornata di ieri, tanto da costringere al rinvio anche la Youth League in mattinata, al Dall’Ara il terreno di gioco ha retto, mandando in scena una bella gara.
Bologna, quanti rimpianti!
Alla fine gli oltre 100 minuti di gara, Bologna e Shakhtar, nonostante tante occasioni e un rigore, sono uscite senza farsi male. I rossoblù cercavano la prima vittoria stagione dopo i tre pareggi e una sconfitta del campionato, ma non sono riusciti a sbloccarsi. Tante le occasioni, soprattutto due con Castro a fine primo tempo e Fabbian ad inizio ripresa, per sbloccare l’incontro. Ma nessun gol. Continua ad avere problemi con la finalizzazione la squadra di Italiano. Quasi in fotocopia rispetto alla stessa Fiorentina del tecnico di Karlsruhe.
Certo, se non fosse stato per Lukasz Skorupski che dopo 4 minuti salva sul rigore di Sudakov, provocato da Posch per un fallo su Eguinaldo, forse si parlerebbe di ben altro. Ma fa parte del gioco e quello che è successo nel resto della gara racconta un Bologna che oggi poteva festeggiare una clamorosa vittoria all’esordio in Champions…