Si apre con un pareggio, a tratti deludente, l’avventura del Bologna in Champions contro lo Shakhtar. Uno 0-0, in cui i rossoblù hanno ancora una volta la colpa di non concretizzare le occasioni create.
Il Bologna non ha nemmeno il tempo di ambientarsi in Champions League, che Posch provoca subito un rigore su Eguinaldo. Il brasiliano scappa alla marcatura dell’austriaco che frana su di lui. Dal dischetto va Sudakov, ma Skorupski lo ipnotizza e para addirittura bloccando la sfera. La parata sul penalty dell’estremo difensore polacco sblocca il Bologna. Senza essere troppo dominante, i rossoblù tengono il pallino del gioco e costruiscono alcune potenziali occasioni soprattutto a sinistra con Ndoye indemoniato. Una in particolare capita sui piedi di Castro nel finale di primo tempo.
In avvio di ripresa, il Bologna ha l’occasione più grande, enorme, ma lo Shakhtar si salva: Castro fa la torre per Fabbian che a botta sicura prova a tirare fortissimo ma centra la faccia di Riznyk. Il Bologna continua a provarci senza successo, mentre lo Shakhtar tenta di sfruttare soprattutto il contropiede. L’ultima occasione di Castro è un tiro dalla distanza che dà l’illusione del gol a una parte dello stadio. Italiano, quindi, cerca di cambiare la gara inserendo Dallinga, Iling-Junior e Pobega. Ma i rossoblù rallentano ulteriormente il ritmo senza preoccupare per oltre 15/20 minuti la linea difensiva ucraina. Nel finale, l’occasione arriva da sviluppo di calcio d’angolo, con Iling-Junior che mette al centro e sfiora il palo. Finisce così, con uno 0-0 dal sapore agrodolce.