In Formula 1 si va verso una clamorosa decisione che riguarda un pilota conosciuto da tutti. I tifosi sono rimasti stupiti per quanto accaduto
Una serie di sanzioni a suo carico avevano condizionato l’evoluzione della carriera. Tutto il discorso era incentrato sulla sua nazionalità e su temi che poco avevano a che vedere con il Motorsport. Ora finalmente potrebbe essere libero di correre.
A volte la Formula 1 si inserisce in un contesto politico e perde di vista quello che dovrebbe essere solo un discorso sportivo. Quanto è accaduto e sta succedendo in Ucraina, con la guerra contro l’esercito russo, ha causato un rallentamento della carriera di un pilota che era arrivato nel Circus sotto i migliori auspici. Nikita Mazepin era considerato un talento, anche se i risultati ottenuti con la Haas di certo non sembravano confermarlo. Il pilota di Mosca, 25 anni, ha gareggiato con la scuderia americana al fianco di Mick Schumacher nella stagione 2021. Nessun acuto in pista ma la sensazione che potesse ancora crescere e maturare, proprio al pari del suo compagno di squadra.
Dal 2022, però, sono piovute nei suoi confronti una serie di sanzioni legate alla vicinanza della sua famiglia a Vladimir Putin. L’Unione Europea aveva punito infatti tutta quella lista di oligarchi che erano alle dipendenze del leader ex sovietico, tra cui il padre di Mazepin.
Adesso, però, sembra che queste sanzioni individuali dell’UE potrebbero non riguardare più il giovane Nikita, vicino ad essere escluso dalla lista rossa.
Nikita Mazepin può tornare in Formula 1: le sanzioni a suo carico stanno per essere rimosse
A riportare la notizia, secondo fonti interne alla Commissione Europea, è stata ‘Radio Free Europe/Radio Liberty’. In base a queste voci Nikita Mazepin dovrebbe a breve uscire dalla lista delle persone sanzionate in seguito all’invasione della Russia all’Ucraina.
Dal 2022, proprio a seguito di tali misure, Mazepin non faceva più parte del mondo della F1, nonostante qualcuno interessato alle sue prestazioni ci fosse ancora. Alle sue spalle c’era infatti il potente sponsor Uralkali, colosso del settore chimico gestito dal padre Dmitri.
Tra l’altro il pilota russo non sarebbe l’unico in procinto di essere rimosso dalla lista delle sanzioni. Si parla dello stesso trattamento anche per Violetta Prigozhina, madre dell’ex leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, morto l’estate scorsa in un incidente aereo. Vedremo se a breve tutte queste indiscrezioni troveranno effettivo compimento.