Talbot e Zamani danno spettacolo, ma è Sylvain Berthelot a vincere l’Estrellas ME di Barcellona! Italia sesta con Francesco Macrì

Dalle 7.138 iscrizioni iniziali – secondo miglior risultato di sempre – è emerso il nome del nuovo campione. E’ il francese Sylvain Berthelot che nel final day si è lasciato alle spalle gli ultimi 18 avversari sopravvissuti alla durissima selezione del torneo. Nel testa-a-testa conclusivo, Berthelot ha battuto il messicano Santiago Nadal, già chipleader al termine del Day3.

Il francese, ma residente a Lisbona, non è un giocatore professionista. Prima di questo torneo aveva ottenuto solo 5 piazzamenti a premio nell’arco di 10 anni (fonte thehendonmob.com), per un totale di circa 7.500 euro. Grazie a questo risultato, ha aggiunto €499.224 alle sue vincite e ha messo in bacheca uno dei trofei di poker più preziosi a livello europeo.

Il merito di Berthelot è stato quello di saper scegliere sempre l’azione giusta in base al momento della partita. Ha spinto sull’acceleratore quando la situazione lo ha permesso e ha rallentato quando non era il caso di rischiare. Il resto è dipeso dalle carte: i suoi all-in hanno sempre retto e questo ha fatto la differenza con Nadal, giocatore più esperto ma ieri anche più sfortunato. D’altra parte, questo è il poker e va accettato così.

E’ stato il mio torneo, il mio momento, il mio colpo grosso“, ha dichiarato Sylvain Berthelot subito dopo la vittoria. “Non ci credo ancora, ho bisogno che un amico mi dia un pizzicotto per rendermi conto che non si tratta di un sogno!

Complimenti a lui, anche se bisogna ammettere che non è stato il giocatore più spettacolare del Day4. In questo ruolo si sono ben calati il canadese Parker “Tonkaaaa” Talbot e lo statunitense Martin Zamani. I due pro hanno offerto grandissime giocate, il loro è stato un vero e proprio show al tavolo che in più occasioni li ha messi uno contro l’altro.

Talbot è stato sulle proverbiali montagne russe per quasi tutta la giornata, concedendosi sia le discese ardite che le risalite. Alla fine ha chiuso al 4° posto. Zamini ha invece preso il largo a due terzi di giornata e a quel punto ha iniziato a “bullare” il tavolo, tribettando di continuo e mettendo a segno anche un paio di bluff notevoli. Il grinder americano, uno dei più prolifici degli ultimi anni (il suo miglior risultato rimane la vittoria nel PCA High Roller 2019), ha però chiamato troppi all-in e alla fine il suo monster stack si è sgretolato. Per lui è arrivato un terzo posto da €463.250, frutto anche di un deal a tre con Nadal e Berthelot.

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