Curioso l’episodio accaduto tra i due talenti generazionali sui campi secondari a New York: lo scambio di battute è già virale
Non c’è dubbio che il caso Sinner – il tennista altoatesino ha subìto la sentenza dell’ITIA sul caso dell’assunzione involontaria del Clostebol, sostanza dopante vietata dal regolamento – abbia creato un vero e proprio sconquasso all’interno del mondo del tennis.
Tra gli attacchi diretti portati avanti, tanto sui social quanto in vere e proprie interviste, da Nick Kyrgios – inizialmente anche Denis Shapovalov sembrava essersi iscritto al partito dei ‘colpevolisti’, salvo poi fare una marcia indietro apparsa abbastanza goffa – si sono levate forti le voci di chi invece si è esposto con decisione a difesa del campione altoatesino.
Tra questi figurano, relativamente a tennisti ancora attivi nel circuito, Matteo Berrettini e Sascha Zverev. Anche ex giocatori importanti come Andy Roddick, nonché coach di fama mondiale come Toni Nadal hanno espresso con coraggio la loro convinzione sull’assoluta buona fede di Jannik. Senza se e senza ma.
Non altrettanto può dirsi per i due grandi rivali dell’azzurro nella leadership mondiale del ranking, ovvero Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. Il primo si è limitato a chiedere maggior coerenza affinché tutti i casi di doping vengano trattati allo stesso modo, dando la possibilità a tutti – non solo a chi, come Jannik, può permettersi un pool di avvocati che lo difendano, di avere un processo equo e chiarificatore.
Il secondo, grande amico del nativo di San Candido, non si è esposto come in molti avevano creduto potesse e dovesse fare. Le sue parole hanno rischiato di creare immediatamente un altro caso nel caso.
Alcaraz, dalle parole timide agli scherzi in allenamento
“Io credo in uno sport pulito ma non so abbastanza della vicenda. Credo che ci siano degli aspetti che noi non sappiamo di tutta vicenda, ma se lasciano giocare Jannik un motivo ci sarà, hanno detto che è innocente. Sicuramente è un momento complicato per lui. Questo è tutto quello che so e quello di cui posso parlare“, aveva detto il 21enne di Murcia commentando la sentenza.
Parole che qualcuno giura abbiano deluso il numero uno del mondo, che non a caso in conferenza stampa aveva più volte sottolineato, senza fare nomi, come questa vicenda gli avesse fatto capire chi gli fosse davvero amico e chi no. Frasi che avevano lasciato presupporre un incrinarsi dei rapporti tra i due fenomeni generazionali del tennis contemporaneo.
Quanto accaduto qualche ora fa sui campi secondari di New York, quelli destinati all’allenamento, potrebbe aver riportato il sereno tra i due. Il video dell’episodio è diventato da subito virale sul web.
Carlos Alcaraz to Jannik Sinner while practicing with his brother Alvaro
“Watch out Jannik, this one serves better than you” 😂
— The Tennis Letter (@TheTennisLetter) August 28, 2024
“Occhio Jannik, questo serve meglio di te“, le parole che lo spagnolo, impegnato in una sessione di palleggi col fratello 24enne Alvaro, ha rivolto all’azzurro, a pochi metri da lui su un altro campo. Il 23enne della Val Pusteria ha risposto con un sorriso, stemperando gli animi in una situazione potenzialmente esplosiva, considerando che fino a qualche giorno fa i due erano accreditati di avere un rapporto umano ottimo. Una stima reciproca – emersa in tante occasioni – che andava al di là di una semplice, per quanto competitiva, rivalità tennistica.