Carlos Alcaraz ha gelato tutti in conferenza stampa con alcune dichiarazioni che la dicono tutta sul suo atteggiamento
In questi giorni il mondo del tennis è al centro dell’attenzione per gli US Open, l’ultimo grande Slam stagionale. Tra i protagonisti annunciati c’è sicuramente Carlos Alcaraz, vincitore degli ultimi due Major(Roland Garros e Wimbledon) e desideroso di calare il tris e avvicinare la vetta del ranking ATP dove attualmente è terzo alle spalle di Sinner e Djokovic, quest’ultimo distante pochi punti.
Il classe 2003 è uno dei grandi favoriti per la vittoria del torneo secondo i bookmakers. Passato il primo turno contro l’australiano Li Tu, Carlos adesso si proietta verso le prossime sfide. La condizione appare ottimale, nonostante un piccolo infortunio che lo aveva messo in ansia e fatto temere il peggio nei giorni antecedenti il torneo. Ha recuperato alla grande e lo ha dimostrato, seppur a tratti, all’esordio.
Alcaraz dice tutto, le dichiarazioni in conferenza stampa
A margine del primo match a Flushing Meadows, Alcaraz è intervenuto in conferenza stampa, toccando vari argomenti. Tra questi vi è stata anche un’ammissione in merito al suo rapporto con gli altri colleghi.
Prima però si è così espresso sulle sue condizioni: “Mi sento bene, sono felice di aver superato il primo turno. L’importante è che riesca a fare tutto, devo però migliorare sotto alcuni aspetti. Ho sbagliato troppo, soprattutto nel secondo set.” Poi è arrivata la domanda su Novak Djokovic: “Abbiamo un’ottima rivalità, ogni volta che ci affrontiamo vengono fuori grandi match”.
I due sembrano aver un buon rapporto fuori dal campo. Tuttavia Carlos ha tenuto a precisare un aspetto: “Sì, è vero, abbiamo un grande feeling e abbiamo una buona amicizia ma una volta che si entra in campo non ci sono amici. Quando gioco non penso a chi ho di fronte ma solo a vincere“. Insomma, amici fino ad un certo punto. Alcaraz, di fatto, sembra voler mantenere le distanze e non creare grandi rapporti con i colleghi, ad ascoltare queste parole.
Un atteggiamento comunque condivisibile il suo in uno sport individuale dove le grandi rivalità sono assai frequenti. Proprio per questo motivo, quello che sono riusciti a creare Federer e Nadal in venti anni di carriera rappresenta un unicuum nella storia del tennis e non solo. E’ raro infatti vedere due grandi campioni avere un feeling così spiccato anche fuori dal campo.