L’ennesimo record di Roger Federer è svanito, i tifosi sono rimasti gelati: altra delusione per l’elvetico
Come è naturale che sia, quando uno sportivo si ferma rischia seriamente di vedere i suoi record cancellati uno dopo l’altro, il suo nome inghiottito dal corso degli eventi della storia. Soprattutto se nella storia del suo sport è stato un contemporaneo, o quasi, a un fenomeno del suo livello. Questo è quanto sta accadendo a Roger Federer. Ormai da quasi due anni ufficialmente ritirato, l’elvetico si è visto ultimamente sottrarre diversi primati dal cannibale Djokovic, e anche in questa edizione degli US Open appena cominciata ha dovuto già lasciar andare un altro piccolo record.
La notizia in realtà era nell’aria e avrà probabilmente raggelato solo qualche fan nostalgico del fenomeno svizzero, considerato ancora oggi, non senza ragione, il più grande tennista della storia, almeno da chi non ritiene il peso delle vittorie un fattore determinante.
Con il match vinto all’esordio a Flushing Meadows contro Radu Albot, giocatore ampiamente alla portata, Djokovic ha di fatto agganciato Roger nella classifica dei match vinti nel torneo dello Slam a stelle e strisce. Entrambi sono adesso a quota 89, con il vantaggio, non proprio insignificante, per Nole di essere solo all’inizio di questa edizione e di avere enormi probabilità di concretizzare il sorpasso, mettendo nel mirino un altro record non impossibile da raggiungere.
Goodbye Federer: Djokovic supera lo svizzero e punta un altro record
Tra Djokovic e il sorpasso a Federer in questa speciale graduatoria rimane al momento solo il derby con il connazionale Djere, il programma al secondo turno per il fuoriclasse di Belgrado. Dopodiché la sua mente potrà proiettarsi in avanti, verso il primo posto di questa classifica ancora detenuto da un Jimmy Connors che, almeno per questa edizione, potrà dormire sonni tranquilli.
Con 98 vittorie l’americano non può infatti essere agganciato da Nole, almeno non alla fine di questo torneo. Dovesse infatti vincere tutte le partite del torneo, il numero 2 al mondo arriverebbe al massimo a quota 95. Per effettuare il sorpasso gli servirebbe quindi un discreto cammino anche nella prossima edizione, cosa non impossibile, considerando che al momento di ipotesi di ritiro non c’è traccia nella sua mente, almeno stando alle sue ultime dichiarazioni.
Insomma, che sia adesso o sia il prossimo anno, per Federer non c’è speranza: anche in questa classifica dovrà accontentarsi di veder volar via Nole. E a quel punto al serbo potrebbe venire in mente di premere sull’acceleratore anche negli altri tornei dello Slam. In Australia e a Londra il record di vittorie appartiene infatti ancora a Roger (e a Parigi è ovviamente appannaggio di Nadal).
Ma la distanza non è del tutto incolmabile, soprattutto se decidesse di giocare ancora per un paio di stagioni. La sensazione è che quindi Federer si debba preparare ad altri sorpassi. Ma in fin dei conti sparire dal libro dei record non deve essere un dramma. Il tempo ha infatti dimostrato che l’amore dei tifosi nei suoi confronti non è legato solo alle vittorie, bensì a quelle emozioni che ha saputo regalare e che restano impresse nel cuore di tutti noi. Emozioni che nemmeno il super Djokovic degli ultimi anni potrà mai riuscire a cancellare.