Per la Formula 1 arriva una notizia che scuote, con la quale bisogna fare i conti quanto prima per non perdere gli equilibri del Circus.
Un filo forse invisibile ma molto forte lega la Formula 1 e il suo futuro alla Thailandia. Perciò le vicende che si verificano all’interno del paese del sudest asiatico mantengono alta l’attenzione dei vertici del Circus. In questi giorni più che mai. Per la precisione da quando la Corte Costituzionale locale ha destituito dal suo incarico Strettha Thavisin, il Primo Ministro. Una decisione maturata poiché questi avrebbe violato alcune rigide regole etiche.
Il riferimento principale – secondo le ultime indiscrezioni – sarebbe relativo all’ostensione di “comportamento provocatorio” da parte del politico 67enne, il quale aveva assunti i poteri meno di un anno fa. Thavisin, infatti, aveva nominato all’interno del suo gabinetto un ex avvocato con un trascorso dietro le sbarre.
Si tratta del terzo Primo Ministro in sedici anni a essere rimosso dalla carica da parte della Corte. Una situazione interna che andrà risanata con la formazione di una nuova figura al governo e a questo sembrano congelati i vari provvedimenti che si stavano maturando, alcuni anche a riguardo degli eventi sportivi. In questo caso c’entra la Formula 1. Infatti, l’ormai ex Premier era in trattativa con la Liberty Media poiché interessato ad entrare nel Circus.
F1, possibile GP in Thailandia: ma ora rischia di saltare, i motivi
Non molto tempo fa era avvenuto un incontro fra Srettha Thavisin in rappresentanza della Thailandia e Stefano Domenicali, presidente della Formula 1 proprio in Italia, in occasione del Gran Premio dell’Emilia Romagna. I due avevano discusso e analizzando circa la possibilità di organizzare una tappa del mondiale nella capitale Bangkok negli anni a venire. Un progetto che potrebbe arenarsi alla luce delle vicende più recenti.
Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI, in passato aveva fatto riferimento a un paese del sudest asiatico, pur senza mai nominare direttamente la Thailandia, che avrebbe potuto rappresentare una pericolosa concorrenza in Formula 1 a discapito della permanenza nel Circus delle altre piste, fra cui la stessa Imola.
In qualche modo, avrebbe potuto sostituire una delle tappe fisse della F1 con una proposta avvincente. Tuttavia, se quanto accaduto con Thavisin dovesse rappresentare un ostacolo ai discorsi fra la F1 e la Thailandia, almeno per un po’ l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari non avrà di che preoccuparsi, sebbene nelle ultime settimane circoli scetticismo sulla conferma di Imola oltre il 2025 a causa di contratti e accordi, rispetto ai quali bisognerà cominciare a impegnarsi.