Il Napoli saluta Natan. Dopo un solo anno di permanenza il difensore brasiliano sta lasciando la maglia azzurra per approdare al Betis Siviglia. Il difensore verdeoro era approdato in Campania un anno fa per circa 10 milioni, da semisconosciuto, proveniente dal Bragantino, club della galassia RedBull. Un acquisto tanto sorprendente quanto estremamente “atteso”, non per il nome, quanto per il “ruolo” che avrebbe dovuto ricoprire. Il giovane difensore classe 2001 avrebbe dovuto sostituire Kim. Niente di tutto ciò…
Natan e il Napoli, un fallimento annunciato
Natan non è mai riuscito ad affermarsi nella realtà napoletano. Pur non sfigurando e con prestazioni sulla soglia della sufficienza, il brasiliano non è mai sembrato in grado di inserirsi in un ambiente a tratti “tossico” come quello che si era creato nel club. Tra difficoltà e cambi di allenatore, la differenza tra il brasiliano e l’ex difensore coreano del Napoli si è quasi accentuata. Troppo poco talento, troppa inesperienza nel calcio europeo, troppa poca personalità per prendere il posto di un “sergente di ferro” come Kim.
Natan a Napoli, però, è solo la vittima di un’annata nata storta. A cominciare dalla scelta di un allenatore inadatto alla piazza, ma anche oramai alla Serie A. E, infatti un anno dopo aver sottolineato i dubbi sul suo acquisto, siamo qua a commentare il suo addio in direzione Betis Siviglia.
Ora il Napoli riparte da una nuova difesa con Buongiorno e Rafa Marin protagonisti. Acquisti da cifre importanti, importantissime. Oltre 50 milioni per entrambi e per accontentare quell’Antonio Conte al centro del progetto Napoli.