Il rischio di una rivoluzione olimpica. CIO pronto ad escludere addirittura quattro discipline storiche dai giochi di Los Angeles 2028
Il mondo dello sport è in subbuglio. Il Comité International Olympique (CIO) sta seriamente considerando una rivoluzione per i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028, una scelta che potrebbe cambiare drasticamente il volto di uno degli eventi sportivi più prestigiosi al mondo.
La proposta di rimuovere alcune discipline storiche per far spazio a nuovi sport più ‘accattivanti’ per le giovani generazioni potrebbe sembrare, a prima vista, una strategia moderna e innovativa. Tuttavia, se il CIO dovesse davvero intraprendere questa strada, si tratterebbe di una scelta rischiosa e potenzialmente impopolare.
Non c’è dubbio che lo sport debba evolversi e attrarre il pubblico più giovane, specialmente in un’epoca in cui l’attenzione dei ragazzi è sempre più frammentata tra social media, videogiochi e altre forme di intrattenimento digitale. Tuttavia, il vero valore delle Olimpiadi risiede nella loro capacità di essere una tradizione che attraversa generazioni, unendo il passato e il presente in una celebrazione globale dello sport. Pertanto, ogni esclusione rischia di indebolire l’identità stessa delle Olimpiadi.
La prima tra le discipline ad essere a rischio esclusione è la boxe, uno sport che è sinonimo di coraggio, determinazione e abilità tecnica. La boxe è stata parte dei Giochi Olimpici sin dal 1904 e rappresenta una delle competizioni più seguite e rispettate, nonostante le controversie che l’hanno accompagnata nel corso degli anni. Il recente conflitto tra il CIO e l’International Boxing Association (IBA) riguardo ai casi di pugili intersessuali ha messo ulteriormente in pericolo la presenza di questa disciplina.
Un’altra disciplina che rischia di essere esclusa è il sollevamento pesi, uno sport che richiede forza bruta, tecnica impeccabile e un’immensa dedizione mentale. Il sollevamento pesi è una delle competizioni che meglio rappresenta lo spirito olimpico: la sfida di superare i propri limiti fisici affrontando un’improba lotta immarcescibile contro la gravità stessa. Alla stregua della boxe è uno sport che affonda le sue radici nelle prime Olimpiadi moderne.
Olimpiadi, gli altri sport a rischio esclusione
L’equitazione è un altro sport sotto esame, principalmente a causa dei suoi alti costi e della complessità logistica. Va però considerato anche come l’equitazione sia uno degli sport più antichi e prestigiosi del programma olimpico che attrae sempre un pubblico vasto e fedele, il quale apprezza la bellezza, la grazia e l’abilità richieste per eccellere in questa disciplina.
Infine, il tiro con l’arco è un’altra delle discipline che potrebbero essere sacrificate. Apparentemente considerato poco attrattivo per il pubblico più giovane, questo sport è in realtà una delle forme più pure di competizione: richiede concentrazione, precisione e un controllo mentale assoluto.
Il tiro con l’arco è uno sport che ha radici antichissime, risalenti a tempi in cui l’arco era una delle armi principali dell’umanità. La sua presenza nelle Olimpiadi è un omaggio a questa lunga tradizione e alla capacità dell’uomo di affinare le sue abilità fino alla perfezione. La sua esclusione priverebbe le Olimpiadi di uno degli sport che meglio incarna il concetto di disciplina e controllo.
Se il CIO decidesse di escludere queste discipline dai Giochi di Los Angeles 2028, rischierebbe di alienare una parte significativa del pubblico olimpico e di sminuire l’importanza delle Olimpiadi come evento che celebra non solo la modernità, ma anche la tradizione e la storia dello sport. L’equilibrio tra attrazione delle nuove generazioni e rispetto delle tradizioni è delicato e fondamentale. Ignorarlo potrebbe compromettere l’essenza stessa dei Giochi Olimpici.