Pur confermando la sua partecipazione al torneo di Cincinnati, Jannik Sinner sta destando preoccupazione tra i fan
Una caduta inaspettata. Soprattutto per le modalità con le quali è arrivata, contro un avversario in crisi di risultati negli ultimi due mesi e che comunque nel secondo parziale era stato dominato. Poi, nel terzo set, il crollo. Andrey Rublev, dopo tante sconfitte accumulate contro Jannik Sinner, ha inflitto all’azzurro un ko che complica non poco i programmi del numero uno del mondo in questa parte finale di stagione.
E dire che, pur reduce dalla tonsillite che gli aveva impedito – tra polemiche che non sono mancate – di partecipare alle Olimpiadi, Sinner era apparso in buona forma nelle due precedenti uscite all’Open di Canada. Jannik si era anche segnato al torneo di doppio in coppia Jack Draper: un’evidente dimostrazione di come il tennista si sentisse bene al punto tale da cimentarsi nella specialità che tante soddisfazioni ha portato ai colori azzurri nella magica spedizione di Malaga in Coppa Davis.
Insomma, anche chi non ha visto il match contro Rublev è rimasto a dir poco sorpreso dall’esito finale dell’incontro. La prematura eliminazione ai quarti di finale di un torneo che l’anno scorso fu vinto dall’alfiere azzurro ha comportato allo stesso la perdita di 800 punti nel ranking ATP, nonché il pericolo di un sorpasso nella Race che ora Carlos Alcaraz – con una determinata combinazione di risultati – potrà operare già a Cincinnati. Sinner ci sarà in Ohio, sebbene per sua stessa ammissione non al 100% della forma.
Sinner fa di testa sua, il controverso episodio di Montreal
Durante la sfida contro Rublev, il leader del ranking mondiale è apparso ad un certo punto in evidente difficoltà fisica. Sinner ha lamentato infatti un piccolo fastidio all’anca, la stessa articolazione che già lo aveva costretto allo stop durante il Masters 1000 di Madrid e al successivo forfait agli Internazionali d’Italia.
“Il problema fisico? È una spiegazione molto semplice: giocare due partite in un giorno è stata sicuramente dura per tutti perché non è quello a cui siamo abituati“, ha puntualizzato Jannik dopo il match. “Credo che questo tipo di cose siano un po’ più mentali che fisiche. Anche se so che il mio corpo non è così pronto come vorrei a causa delle scorse settimane, ma è uno stato anche mentale. Speriamo di tornare in forma“, ha poi aggiunto, confermando successivamente con un post su , la sua partecipazione al torneo di Cincinnati. Qualche dubbio però permane.
A nessuno è infatti sfuggito che durante il secondo set del match contro il russo, Darren Cahill, il supercoach di Sinner, abbia suggerito al suo assistito di chiamare l’aiuto del fisioterapista. Un consiglio non ascoltato dal tennista che ha proseguito il match come se nulla fosse. Un retroscena, questo, che non fa dormire sonni tranquilli ai tanti fans di Jannik…