“Una squadra perfetta deve avere un portiere che para tutto, un assassino in difesa, un genio a centrocampo, un mona che segna e sette asini che corrono”; così parlava Nereo Rocco. Il Venezia si affaccia alla Serie A con una squadra tutt’altro che perfetta, ma una cosa è certa: quello che segna non manca di certo e si chiama Joel Pohjanpalo (con alle sue spalle Gytkjaer con lo stesso vizio).
Nato ad Helsinki il 13 settembre 1994, il bomber arrivato dalla Finlandia è arrivato in Veneto con un solo scopo: buttarla dentro. Ed i 42 gol in 76 presenze raccontano che lo abbia fatto spesso e volentieri. Joel è cresciuto nelle giovanili del PK-35 Vantaa e dell’HJK Helsinki, poi nel corso della carriera ha vestito le maglie dell’Aalen, del Fortuna Dusseldorf, del Bayer Leverkusen, dell’Amburgo, dell’Union Berlino e del Çaykur Rizespor, in Turchia. Non sempre ha giocato a calcio: da più piccolo amava l’’hokey sul ghiaccio.
Il centravanti è arrivato all’esame Serie A, e ci arriva più maturo che mai. A 29 anni, non è più un ragazzino, ma un attaccante che ha trovato l’habitat ideale per fare ciò che sa fare meglio. 22 reti per lui nell’ultima annata: non gli si può chiedere di garantire lo stesso numero in massima serie, ma se già arrivasse in doppia cifra per i lagunari sarebbe una bella notizia nell’ottica di una salvezza che andrà conquistata punto dopo punto. Attorno a lui agiranno i vari Oristanio, Pierini e Bjarkason cui spetterà il compito di recapitargli i palloni da buttare in rete. Alle sue spalle quel Gytkjaer che oltre ad arrivare anche lui dal Nord Europa, nella passata stagione ha realizzato ben 11 reti fra campionato e playoff, pur partendo spesso dalla panchina.
Intanto Joel è fermo per infortunio in questo inizio e corre verso il rientro: vuole esserci già dall’esordio contro la Lazio, all’Olimpico.