Il Covid continua a tenere banco in casa Lazio: i biancocelesti hanno iniziato le vaccinazioni ma c’è chi ha preso una decisione contraria
La preparazione della Lazio in vista della prossima stagione di Serie A prosegue nel ritiro di Auronzo. I biancocelesti sono attesi da un anno importante e complicato allo stesso tempo: perso Simone Inzaghi, alla guida della squadra capitolina ora c’è Maurizio Sarri che sta lavorando per plasmare il team a sua immagine e somiglianza.
Il tecnico ex Napoli, Chelsea e Juve ha già dimostrato di saper far fronte alle difficoltà iniziali, gestendo bene il caso Luis Alberto e tenendo a bada i tifosi che avevano criticato Muriqi durante gli allenamenti.
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La prima amichevole in televisione contro la Triestina è stata un grande successo, con un primo tempo pieno di belle giocate e ricco di goal. C’è però preoccupazione nel ritiro biancoceleste a causa del Covid: la società, per evitare problemi come quelli dello scorso anno, ha deciso di far vaccinare i calciatori ma non tutti sono d’accordo.
Lazio, nel ritiro di Auronzo scoppia il caso no-vax
La Lazio, recependo l’invito della Federcalcio di favorire al massimo la vaccinazione anti-Covid dei giocatori, aveva deciso già nei giorni scorsi di sfruttare il periodo del ritiro di Auronzo di Cadore per garantire la prima dose di vaccino all’intero gruppo squadra e si era messo in contatto con il governatore della Regione Veneto Luca Zaia.
Una volta ottenuto l’ok a partire da stamattina i calciatori e lo staff hanno cominciato a ricevere la prima dose del vaccino Pfizer, con il richiamo che sarà effettuato nella Capitale direttamente tra tre settimane.
Ci sono però 3-4 elementi del gruppo squadra che, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, si sarebbero rifiutati di vaccinarsi per il momento. La società sta cercando di convincerli, anche perchè la loro scelta potrebbe compromettere il buon esito dell’operazione che avrebbe portato i biancocelesti ad essere immunizzati prima dell’inizio del campionato.
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Si attendono riscontri già in giornata, anche se va ricordato che la Federcalcio al momento non ha seguito l’esempio della Premier e ha lasciato libertà di scelta ai calciatori.