Un terribile lutto ha colpito, nelle ultime ore, lo sport italiano: il presidente è passato a miglior vita
Non c’è pace per lo sport nostrano in questo periodo. È arrivata una di quelle notizie che mai nessuno avrebbe voluto comunicare e che, allo stesso tempo, sconvolge lo sport italiano. In particolar modo quello del ciclismo dove è stato considerato una vera e propria icona.
A pochi mesi dal suo compleanno (4 ottobre) a 97 anni è passato a miglior vita Agostino Omini. È stato una delle figure più importanti del movimento ciclistico del nostro Paese ed anche a livello mondiale. Dal 1981 fino al 1995 ha ricoperto il ruolo di presidente della Federazione Ciclistica Italiana. Nonostante sia nato a Milano è stato legatissimo ai territori comaschi. Proprio lì conobbe e sposò la sua Adele Guglielmetti (venuta a mancare tre anni fa).
Una carriera, quella ciclistica, iniziata nel 1950 quando venne nominato numero uno del gruppo sportivo “Simonetta” di Milano. Pochi anni più tardi diventò il direttore sportivo dell’Unione Sportiva Mozzatese. Nel ’62, invece, entrò a far parte del direttivo del Comitato Regionale Lombardo fino a quando, nel ’73, assunse il ruolo di presidente. Nel 1989 promuove l’Unione Europea di Ciclismo.
Lutto nel ciclismo, addio ad Agostino Omini: “Icona a Milano”
Con il passare degli anni con la sua passione per il ciclismo ha rivestito cariche importanti, sia a livello nazionale che mondiale. Poco prima degli anni 2000 venne nominato vicepresidente dell’Uni-Unione Ciclistica Internazionale. Una delle soddisfazioni più grandi l’ha avuta in quel di Parigi quando, nell’aprile del 2000, gli venne assegnato l’Ordine Olimpico per i meriti acquisti da parte del numero uno del Cio, ovvero lo spagnolo Antonio Samaranch.
Fino a quando, l’anno successivo, non venne nominato “Vicepresidente onorario a vita” da parte del congresso dell’Uci. Nel 2004 è coordinatore generale dell’evento iridato a Verona e Bardolino. Per Cordiano Dagnoni, attuale presidente della Federazione Italiana ciclismo, la figura di Omini a Milano, in Lombardia e a livello nazionale è stata fondamentale per tutti gli appassionati di ciclismo.
Tantissime associazioni e sportivi, sui social network, hanno voluto ricordarlo ed omaggiarlo per tutto quello che ha dato a questo sport. La salma è stata composta alla “Casa Funeraria Canavesi” in quel di Tradate. I funerali si sono svolti nel pomeriggio di venerdì 2 agosto, nella chiesa parrocchiale di Locate Varesino, alle ore 15:30. Momenti di grandissima commozione per le figlie Elisabetta ed Antonella.