Scoppia il caos nel torneo olimpico di tennis, duro attacco da parte di Djokovic ed Alcaraz. Il motivo è ben preciso
Cominciate ufficialmente sabato, le Olimpiadi di Parigi stanno facendo discutere giorno dopo giorno ed ogni volta sorge una polemica nuova che non può non macchiare questa edizione dei giochi.
Dopo la forti critiche per una possibile rivisitazione blasmefa dell’Ultima Cena durante la cerimonia di apertura che ha provocato tanto dissenso tra atleti e appassionati di religione cattolica, le polemiche si sono spostate sulle varie discipline.
In queste ore sta facendo discutere, ad esempio, l’inquinamento delle acque della Senna che sta impedendo agli atleti e alle atlete di potersi allenare per il triathlon. Ad oggi ancora non è stata trovata una soluzione a questo problema e ci sono state critiche molto aspre da parte degli atleti. L’inquinamento della Senna, però, non è l’unico aspetto che sta facendo discutere. Non sono mancate, infatti, polemiche anche nel torneo olimpico di tennis come confermano le dichiarazioni di Djokovic ed Alcaraz
Olimpiadi Parigi, Djokovic ed Alcaraz non ci stanno
Il torneo olimpico di tennis che si sta disputando a Parigi ha visto fin da subito l’assenza di grandi nomi tra cui quello del nostro Jannik Sinner, fermato da una tonsillite. Oltre al tennista azzurro, hanno dato forfait anche Hurkacz, Rune, De Minaur, Murray e Norrie ed è stata proprio la loro assenza a mandare nel caos il torneo visto che, il regolamento ITF, prevede la loro sostituzione con tennisti già convocati (e impegnati nel torneo di doppio), anziché con altri inizialmente non qualificati.
Emblematico il caso dell’Italia che ha dovuto sostituire Sinner con Vavassori (iscritto al doppio) anziché con Cobolli o Berrettini, inizialmente esclusi per il ranking. Una regola che non piace affatto a Novak Djokovic e Carlos Alcaraz che hanno espresso il loro dissenso, attaccando duramente tale regolamento.
Il tennista serbo, dopo la vittoria ottenuta contro l’australiano Ebden (sostituto di De Minaur), ha fatto sapere di essere rimasto sorpreso dalla presenza di quest’ultimo a Parigi e non di un altro singolarista: “Non capisco bene come sia entrato un doppista come Ebden, che gioca da soli due anni a doppio, e non un singolarista che non ha avuto tempo per arrivare a Parigi”.
Dello stesso avviso Alcaraz che pure ha fatto capire di essere in disaccordo con questo regolamento, sottolineando come altri tennisti avrebbero meritato di essere a Parigi: “Penso che dovrebbe essere diverso perché il miglior singolarista in classifica merita di essere qui se qualcuno si ritira dal torneo” ha ammesso lo spagnolo, impegnato sia in singolare che in doppio in coppia con Nadal.