Le difficoltà avute fino a qui dal Venezia in sede mercato sembrano essere in parte dovute ad una strategia che solo all’apparenza può sembrare rischiosa, ma in realtà è molto ragionata. Sia il ds Antonelli che il tecnico Di Francesco infatti hanno detto fin da subito di voler puntare su un progetto che possa basarsi su un certo tipo di lavoro e idee, che possano durare.
Non solo prestiti: Di Francesco ha imparato.
Di Francesco lo ha dichiarato chiaramente all’arrivo di Oristanio: per convincere un giocatore a dare tutto è solamente più conveniente se questo giocatore ha sposato la causa in toto, anziché arrivando magari in prestito da una big. Di prestiti ce ne sono e ne arriveranno forse altri, ma il concetto è chiaro: l’anima della squadra deve essere composta da giocatori che credono nel progetto. Come Oristanio, arrivato a titolo definitivo a fronte di un investimento non banale per i lagunari, di 5 milioni di euro.
4 colpi mirati, e non finisce qui.
Oristanio a parte, gli arancioneroverdi hanno piazzato in fila altri acquisti in serie: Duncan a parametro zero, Lucchesi in prestito dalla Fiorentina per completare la difesa, Richie Sagrado dal Leuven per rinforzare le fasce. Tessmann partirà, certo, ma i soldi che i lagunari incasseranno andranno in parte a colmare quanto investito per Oristanio e in parte potranno essere reinvestiti ancora. L’impressione è che i nuovi acquisti non saranno solamente i 4-5 chiesti da Di Francesco stesso.