Un nuovo accordo è a un passo dalla chiusura in Formula 1. Coinvolti la Mercedes e un altro team. L’intesa è imminente
L’arrivo di Flavio Briatore in Alpine ha dato, senza dubbio, una decisa sterzata al team. La scuderia francese non stava certo vivendo un periodo positivo nel Mondiale in corso di Formula 1, anzi.
Dopo il quarto posto nella classifica costruttori del 2022 tutto sembrava essersi incanalato nella giusta direzione. Il passo indietro del 2023, però, è stato solo il preludio dell’attuale situazione difficile. La coppia di piloti Ocon e Gasly ha scarso feeling. Se poi si aggiunge una monoposto non competitiva allora c’è poco da fare. come dimostra l’ottavo posto in classifica e i 9 punti conquistati in 13 Gran Premi.
L’arrivo di Briatore, tornato in Formula 1 con un ruolo operativa, sembra stia sistemando le cose. Alpine torna a sperare in un futuro roseo, innanzitutto con la possibilità di ingaggiare Carlos Sainz per le prossime stagioni e poi con una mossa che potrebbe far tornare la scuderia francese competitiva già dal 2025. Non è, infatti, un segreto che sia in dirittura d’arrivo un accordo con Mercedes per la fornitura delle power unit.
Alpine-Mercedes, c’è l’accordo ma attenzione alle insidie
La visita di alcuni tecnici Alpine alla fabbrica di Brixworth, sede di produzione delle power unit Mercedes, avrebbe stregato i francesi che adesso vogliono affrettare i tempi. L’accordo con Mercedes prevede la fornitura dei motori a partire dal 2026, ma Alpine starebbe valutando di iniziare la collaborazione già dalla prossima stagione.
Tuttavia non mancano i problemi, in primis legati ad una monoposto costruita per un motore Renault e non adatta a quello Mercedes. L’adattamento però durerebbe un solo anno visto che, dal 2026, le monoposto saranno del tutto nuove con il nuovo regolamento in vigore.
I benefici economici per l’Alpine sarebbero enormi. I 17 milioni che i francesi dovrebbero spendere per i motori Mercedes sono ben inferiori ai circa 100 stimati per lo sviluppo del motore da parte della stessa Renault. Anche per questo motivo, Alpine è propensa per questa soluzione che, tuttavia, può presentare un risvolto negativo in termini occupazionali.
Con il passaggio alle power unit Mercedes, a rischio ci sarebbe la produttività della fabbrica francese di Viry-Châtillon, dove vengono assemblati i motori per la F1. Addirittura i motoristi francesi avrebbero saputo dell’accordo con Mercedes dai media e non dall’azienda. Il rischio ora è di uno sciopero dei dipendenti che potrebbe avere risvolti negativi anche per la stagione in corso.