Valentino Rossi riceve le scuse dopo tanto tempo dall’accaduto. Ecco cosa era successo e cosa c’era di sbagliato
L’attuale dominio di Ducati in MotoGP è frutto di tanti anni di duro lavoro. I quattro titoli mondiali costruttori consecutivi sono un risultato enorme per la casa di Borgo Panigale ma non bisogna dimenticare da dove è partito il team.
Se adesso, infatti, sembra la normalità vedere vari piloti a bordo di una Ducati lottare per la vittoria ad ogni weekend e, magari per il titolo mondiale, fino a qualche anno fa non era assolutamente così. A partire dal 2007, anno in cui Casey Stoner vinse il titolo piloti, il primo nella storia di Ducati, le stagioni del team italiano sono state complesse e talvolta turbolente.
Nel 2011, la Ducati ha ingaggiato Valentino Rossi che, l’anno prima aveva chiuso al terzo posto in classifica, e aveva bisogno di una nuova esperienza.Il passaggio in Ducati, però, si è rivelato una mossa sbagliata. Nei successivi due anni Valentino Rossi ha conquistato solo tre podi, uno nel 2011 a Le Mans e due nel 2012 a Le Mans e a Misano.
Ducati fa mea culpa, ecco cosa è successo con Valentino Rossi
Un feeling mai sbocciato, quello tra Valentino Rossi e la Ducati che si concluse dopo solo due stagioni con il ritorno in Yamaha del #46 e l’ingaggio da parte di Ducati di Andrea Dovizioso.
“Con Valentino fu sbagliato il tempismo“, ha dichiarato Davide Tardozzi, direttore tecnico di Ducati. L’arrivo di Valentino Rossi a Borgo Panigale ha generato aspettative troppo alte per un team che stava ancora crescendo e che, in quel momento, non aveva una moto competitiva.
“Ducati non era pronta a gestire Valentino, ma oggi siamo pronti. Vi ricordo che abbiamo Bagnaia, due volte campione del mondo“, ha continuato Tardozzi. Chiari i riferimenti, dunque, all’arrivo di Marc Marquez nel team factory e ai tanti dubbi che ha sollevato il suo approdo dopo una sola stagione alla Gresini Racing.
Lo spagnolo potrebbe “rovinare” il rapporto idilliaco che caratterizza ormai da anni il box Ducati. Tardozzi, però, è sicuro che questo non accadrà per via della crescita di tutto il team che riuscirà quindi a gestire due campioni come Bagnaia e Marquez. Quest’ultimo, proprio con la Ducati ufficiale, avrebbe l’opportunità di eguagliare i 9 titoli Mondiali vinti dal grande rivale.