Niente da fare per Max Verstappen: il pilota olandese è sempre più ai ferri corti con la Red Bull che ha messo le cose in chiaro
Momento piuttosto delicato per Max Verstappen. Il pilota della Red Bull, che sembrava destinato ad un’altra stagione di Formula 1 in discesa, sta attraversando un periodo complesso, forse il più difficile da quando corre per la scuderia anglo-austriaca ad alti livelli. Il tutto si è visto evidentemente durante il gran premio d’Ungheria svoltosi nello scorso weekend.
Non solo il deludente quinto posto nella gara domenicale all’Hungaroring, ma anche un atteggiamento nervoso come non mai quello tenuto da Verstappen. La rabbia per la mancata pole position, i battibecchi via radio con il team, i pugni al volante e persino l’incidente causato per un sorpasso azzardato su Lewis Hamilton. Insomma, un momento di grande nervosismo per il leader della classifica piloti.
Al momento non sembra che la sua vittoria del quarto titolo mondiale sia in pericolo, visto il vantaggio accumulato sui rivali, ma la situazione in calo della Red Bull e la crescita dei rivali della McLaren nelle ultime settimane stanno dando un certo fastidio a Verstappen.
Red Bull, ufficiale il provvedimento nei confronti di Verstappen
Un’altra questione che non è affatto piaciuta alla scuderia d’appartenenza di Max Verstappen è l’utilizzo del simulatore prima del gran premio di Ungheria. I piloti possono ovviamente esercitarsi nel weekend di gara per prepararsi al meglio alla corsa della domenica, ma il problema è che l’olandese vi ha trascorso tre ore in piena notte.
Tra sabato e domenica scorse, da mezzanotte alle tre, Verstappen sarebbe stato alle prese con lo stint nella 24 ore di Spa virtuale. Un pilota che fa le ore piccole è sicuramente una notizia capace di creare polemiche e critiche, magari generando a sua volta un certo nervosismo ai danni del classe ’97.
Per questo motivo la Red Bull, con il comunicato emesso dall’advisor Helmut Marko, ha preso subito provvedimenti, vietando in qualche modo a Verstappen di utilizzare il simulatore fino a tarda notte: “Max è stato piuttosto perspicace questo fine settimana, e ovviamente non c’è voluto molto prima che sorgessero le critiche, non c’è da stupirsi, dato che passa metà della notte a giocare a corse sim”.
Marko ha sottolineato come a Imola sia andato a letto solo alle tre del mattino e poi ha vinto il Gran Premio. “Tuttavia, abbiamo concordato che in futuro non guiderà più i simulatori così tardi“, conclude Marko.
Una decisione che rischia di inasprire ulteriormente i rapporti tra Verstappen e la Red Bull, già ai ferri corti nelle ultime settimane.