L’esperienza di Vincenzo Italiano a Firenze è stata accompagnata da un handicap non da poco: ai viola è sempre mancata la famosa punta da 20 gol. Più facile a dirsi che a farsi, quando per trovarla non si possono investire numeri a 3 cifre. Gli ultimi a sbattere contro la maledizione del numero 9 sono stati Lucas Beltran, M’Bala Nzola e Andrea Belotti. Il primo ha fatto 10 gol fra Serie A e coppe, un numero anche incoraggiante se si considera che era alla sua prima stagione dall’altra parte dell’Oceano, in un altro continente. Il secondo ne ha fatti 7 ed è stato quello che ha fatto più discutere, essendo anche un giocatore sul quale lo stesso tecnico puntava molto. Il Gallo poi è arrivato a metà stagione senza riuscire a portare i gol che mancavano: alla fine ne ha fatti solamente 4 in 22 apparizioni.
Insomma, se non vorremmo essere nei panni di Moise Kean: l’ex bianconero ha una grande chance, ma anche una grande responsabilità. Il d.g. Ferrari parlando dei possibili nuovi arrivi in avanti ha chiosato dicendo: “Abbiamo preso Kean, che è un signor attaccante”. Insomma, massima fiducia riposta nel nuovo arrivato e scommessa coraggiosa per Raffaele Palladino.
Il tecnico per confermare quanto di buono ha fatto vedere alla guida del Monza ha bisogno dei suoi gol. Ha bisogno del Kean visto a Parigi, che fece 17 gol in un anno. Una occasione non scontata quella che l’attaccante avrà in questa stagione, dati gli zero gol che ha messo a referto l’anno scorso, pur partendo di rado come titolare con Allegri. A lui il compito di interrompere la maledizione.