Il primo colpo del Milan targato 2024/25 è Alvaro Morata: spetterà a lui colmare il buco lasciato da Oliver Giroud nel reparto avanzato. Pur riconoscendo quanto fatto in carriera dall’attuale capitano della Spagna Campione d’Europa, molti si chiedono: basteranno i suoi gol? Uno dei problemi avuti dai rossoneri lo scorso anno d’altronde è stato proprio quello della mancanza di un giocatore che aiutasse il francese a garantire un certo numero di reti, soprattutto nei momenti chiave per stare al passo delle avversarie: Pulisic ne ha fatti 12 in Serie A, Leao 9, che possono essere anche numeri positivi per i due giocatori citati, ma chiaramente non sufficienti per una squadra che voglia provare a dare fastidio nella corsa scudetto.
L’a.d. Furlani parlando di Morata a La Gazzetta dello Sport ha detto: “Alvaro è uno che lo scorso anno ha fatto 21 gol con l’Atletico, oltre a quelli con la nazionale. Uno che ha segnato ovunque: Italia, Spagna, Inghilterra, Champions. Uno che ha vinto 20 trofei in carriera: questa sua abitudine al successo per noi è stata determinante”. Quella passata, fra Campionato e coppe, è stata in effetti la miglior annata di Morata in tutta la sua carriera. Insomma, fa ben sperare i tifosi rossoneri, perché già se dovesse confermare i numeri avuti in Spagna, vorrebbe dire che avrebbe fatto meglio del Giroud visto quest’anno. L’acquisto di Morata però va necessariamente visto in un’altra ottica, quella descritta dallo stesso Paulo Fonseca e da Zlatan Ibrahimovic.
“Ci serve un attaccante che sappia giocare negli ultimi 30 metri anche quando non ci sono spazi”, hanno ribadito i due nella conferenza stampa di presentazione del tecnico portoghese. Insomma, Morata arriva perché considerato ottimale per il tipo di gioco che ha in mente Fonseca. L’esempio del rendimento avuto dal centravanti in questo Europeo è lampante. Nella squadra che ha appena vinto brillantemente in Germania, lui ha giocato sempre titolare, ed è risultato fondamentale per alzare la coppa. Nonostante dei numeri non straordinari: 7 presenze, 1 gol ed 1 assist. Eppure, De La Fuente lo ha sempre considerato fondamentale per la Spagna, per quello che è il lavoro che fa, per i movimenti ad aprire spazi utili agli inserimenti dei compagni, per la sua partecipazione alla manovra.
In conclusione, staremo a vedere se il Milan deciderà di affiancargli un attaccante con fiuto del gol e magari meno capacità tecniche (si è parlato in questi giorni di Fullkrug, fra gli altri), ma il senso dell’acquisto di Morata è da ricercare nella volontà del Milan di valorizzare al massimo le capacità offensive di chi gli sta intorno, Leao e Pulisic su tutti, con il primo che potrebbe beneficiare più di tutti della sua vicinanza per mettere a tacere una volta per tutti chi lo vede come bravo, ma poco prolifico o discontinuo.