Momento non particolarmente idilliaco per LeBron James, che non sembra essere contento della situazione della sua franchigia
Manca ancora molto all’inizio della nuova regular season in NBA, il campionato di pallacanestro più celebre e spettacolare al mondo. Ma negli Stati Uniti già si parla di come si presenteranno le varie squadre ai nastri di partenza, a poche settimane dal trionfo dei Boston Celtics contro i Mavericks.
Grande curiosità, anche al di fuori dai confini americani, la generano come sempre i Los Angeles Lakers, una delle storiche franchigie USA, capace di ospitare nei propri ranghi moltissimi fuoriclasse del parquet. Come LeBron James, attuale leader e uomo di punta dei giallo-viola californiani.
LeBron si appresta ad incominciare l’ennesima stagione con la canotta dei Lakers, ma sembra approcciarla non proprio nel mood più positivo possibile. Infatti il cestista 39enne appare poco contento delle mosse e delle strategie del suo team. La paura del fuoriclasse di Akron è quella di restare ancora una volta a mani vuote, dopo l’eliminazione prematura nei playoff dell’ultima stagione.
Non basta l’ingaggio di Bronny: James è deluso dai Lakers
In realtà, sulla carta, lo stato d’animo di LeBron James dovrebbe essere ben più positivo e sereno. Infatti i Lakers hanno dato ascolto al campione statunitense, ingaggiando il figlio Bronny come scelta ai draft 2024, inserendolo nella rosa ed esaudendo il sogno di LeBron di poter giocare assieme al suo primogenito prima del ritiro dalle scene.
Inoltre, se non bastasse, ha anche firmato un prolungamento di contratto a cifre ancora superiori a quelle precedenti, senza dimenticare la scelta del nuovo coach. I Lakers hanno puntato forte su J.J. Redick, nome voluto fortemente da LeBron dopo l’esonero di Darvin Ham, anche quest’ultimo dettato dalle volontà del campione.
Nonostante tutto ciò, la stampa americana parla di un LeBron James scontento. Il motivo? I pochi rinforzi dei Lakers sul mercato giocatori. Infatti il fuoriclasse 39enne si aspettava almeno un paio di colpi importanti per migliorare il roster e puntare seriamente a vincere le finals del prossimo anno.
Inizialmente infatti gli erano stati paventati grandi colpi come Kyrie Irving, Klay Thompson (entrambi in forza ai Dallas Mavericks) e Donovan Mitchell. Invece sembra proprio che nessuno di questi fuoriclasse raggiungere il ‘King’ a Los Angeles, rendendo di fatto la squadra meno competitiva del previsto. I malumori di LeBron nascono dunque da qui, visto che l’impressione che il roster iniziale non sia adatto a puntare all’anello.