A due giorni dalla vittoria della Spagna nella finale dell’Europeo contro l’Inghilterra, l’allenatore iberico Manolo Jimenez, figura storica del Siviglia passato anche dalla panchina del Las Palmas (squadra nella quale è cresciuto Josep Martinez, oggi all’Inter), è intervenuto in esclusiva a SPORTITALIA.
Quali sono i più grandi meriti di De La Fuente?
“Ha realizzato il cambio generazionale nella Seleccion spagnola. Per la sua capacità ed esperienza ha costruito un gruppo di giocatori che ha formato una grande squadra, ma nel vero senso di questa parola. Si possono avere tanti grandi giocatori senza formare una squadra”.
Giocatori come Yamal nascono ogni 100 anni?
“Yamal è un grande giocatore, ha dimostrato a dispetto della sua inesperienza e delle poche partite realizzate a livello professionistico di avere già un altissimo livello e di essersi calato perfettamente in quelle che erano le esigenze della squadra e del ct De La Fuente. Uno di quei giocatori vincenti, che giocano in verticale e offrono sempre soluzioni offensive. Continuerà a crescere ed a fare la differenza”.
Morata al Milan può tornare ad essere il miglior Alvaro?
“Morata è un grande attaccante, non capisco le critiche che riceve, non le merita. A parte essere un uomo d’area, è anche un attaccante che aiuta la squadra a salire, aiuta la manovra ed il pressing, di giocare fra le linee aprendo spazi per i compagni. Si sa muovere alle spalle della difesa. Lavora moltissimo per la squadra. Milan a parte, chiunque lo prenda credo che si assicuri un giocatore forte, che non merita le critiche che riceve”.
Il Como è sempre più spagnolo ed è guidato da Fabregas. Che ne pensa di questo progetto?
“Il Como ha puntato diversi giocatori affermatisi nella Liga spagnola con grande esperienza e con un grande curriculum. Sono certo che l’allenatore abbia un grande progetto per come giocherà il prossimo anno. Ed in particolare su Cesc penso che dimostrerà tutta la sua qualità come tecnico e la sua esperienza anche in Serie A, ora che è stato promosso. Come calciatore era straordinario e con questa salita ha dimostrato di saper già trasmettere le sue idee ai giocatori. Non ho dubbi che sarà un grande allenatore”.
Ha conosciuto Josep Martinez? Che ne pensa di lui all’Inter?
“L’ho conosciuto quando ero al Las Palmas, sì. Un portiere molto giovane allora, ma del quale si intravedevano le grandi qualità. Non ho dubbi riguardo la sua crescita anche ora che è stato preso da uno dei più grandi club d’Europa. Non sono sorpreso dal suo percorso: aveva ottime qualità ed ha lavorato con uno dei migliori allenatori dei portieri di tutta la Spagna. Era solo questione di tempo prima che dimostrasse tutte le sue qualità come portiere”.