Nel corso di un’intervista al ‘Times’, il numero uno del mondo, Jannik Sinner, ha raccontato il suo modo di viversi le delusioni: i fans restano di sasso
Abbiamo imparato a conoscerlo come un ragazzo riservato, poco incline alla luce dei riflettori, abbastanza allergico ai social e più che pacato nei festeggiamenti. Jannik Sinner è stato giustamente dipinto come una mosca bianca in un mondo che, al giorno d’oggi, abbonda di comportamenti che sono agli antipodi rispetto alla natura caratteriale del ragazzo di San Candido.
Questa ‘diversità’ di Jannik – una dote che per esempio lo ha portato a confessare di aver visto un film da solo in camera da letto dopo la trionfale vittoria agli Australian Open nella finale contro Daniil Medvedev – è diventata anche un motivo per apprezzare ancor di più la sua figura. ‘Amiamo Sinner perché è così diverso da noi’, ha perfino azzardato a scrivere una nota penna de ‘La Gazzetta dello Sport’.
Eppure…eppure anche il campione altoatesino ha le sue emozioni. Forti, quasi incontrollabili. Che magari concede solo a se stesso tra le mura dello spogliatoio, o al massimo coi fidatissimi membri dello staff in una stanza chiusa al pubblico. Non ci credete? Basta leggere la sua intervista recentemente concessa al ‘Times‘.
Sinner e quelle emozioni rese pubbliche: il pianto del campione
Tutti gli appassionati di tennis hanno ancora negli occhi l’ultima sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, consumatasi nel suggestivo teatro del Philippe-Chatrier, a Parigi. Dopo esser stato in vantaggio per due set ad uno, il campione altoatesino ha ceduto nel quarto e quinto parziale alla maggior freschezza del rivale, capace poi di rimontare in modo vincente anche Sascha Zverev nella finale che gli ha consegnato la sua prima ‘Coppa dei Moschettieri’.
Quello sulla terra rossa di Parigi non è stato certo il primo scontro ad alta quota tra i due talenti generazionali del tennis moderno. Già a settembre del 2022, in un match dall’andamento curiosamente analogo, lo spagnolo prevalse sull’amico-rivale al termine di un’epica battaglia consumatasi sul cemento di New York, agli Us Open.
Il racconto di Jannik sulle sue emozioni nel post-partita delle due sfide ha lasciato di sasso i tifosi. “Ho pianto dopo aver perso contro di lui agli Us Open. Un po’ anche al Roland Garros. Ci sono momenti in cui provi emozioni che non vorresti esternare“, ha confessato il numero uno del mondo.
“Può succedere negli spogliatoi, quando sei in auto per un trasferimento, o anche in stanza d’albergo quando sei da solo. Ma ciò significa che ci tieni, significa che vuoi aggiungere un determinato livello”, ha poi concluso Sinner che ha quindi esposto anche la parte più intima di se stesso.