Mentre quasi tutte le società di Serie A stanno cominciando il loro lavoro in vista della prossima stagione, ci sono altri calciatori positivi al Covid
La pandemia non è in archivio: lo dimostrano i numerosi casi riscontrati a Tokyo, dove le Olimpiadi non sono ancora iniziate e moltissimi atleti devono ancora arrivare, ma anche in Serie A dove si temono nuovi focolai.
Calcio, controlli a tappeto in Serie A
Mentre i controlli continuano in modo estremamente serrato in tutti i ritiri di Serie A, la situazione più preoccupante è quella che riguarda lo Spezia dove è in atto un vero e proprio focolaio.
Secondo le ultime notizie, confermate dalla società degli aquilotti, che da poco ha cambiato proprietà e che si trova al centro di una indagine UEFA che ha già avuto serie conseguenze, ci sarebbero altri due giocatori positivi al Covid. In tutto i contagiati in questo momento sono ben undici, dieci giocatori e un dipendente.
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I problemi dello Spezia
Per il presidente dello Spezia Robert Platek, finanziere americano di 56 anni che ha rilevato dalla Orlean Invest di Gabriele Volpi il pacchetto azionario del club diventandone l’unico proprietario, sono giornate di difficoltà. La questione pandemia è preoccupante: la società è stata costretta a sospendere l’attività collettiva del ritiro di Prato allo Stelvio, i giocatori malati sono in isolamento. Tutti gli altri, atleti ma anche accompagnatori e tecnici, sono monitorati giorno dopo giorno. Chi può si allena individualmente.
L’altro grande problema riguarda la sanzione disciplinare della FIFA che condanna lo Spezia a stare senza mercato per due anni per il tesseramento di giocatori minorenni. La società sta cercando di capire come reagire e fare ricorso, ma la stagione non si apre nel modo migliore.