Il direttore sportivo dell’Independiente de Medellin, l’italiano Federico Spada, è intervenuto in esclusiva a SPORTITALIA per parlare di una delle squadre che più sono attese in questa Copa America: la Colombia, sua “casa” calcistica da diversi anni.
La squadra di Nestor Lorenzo ha creato una certa aspettativa per il fatto di aver collezionato ben 23 risultati utili consecutivi ed in molti indicano i Cafeteros come la vera possibile sorpresa di questa edizione. Stanotte, allo scoccare della mezzanotte italiana, ci sarà il primo test della verità, con la sfida d’esordio contro un osso duro come il Paraguay.
Come arriva la Colombia a questa Copa América?
“La Colombia dopo una decina d’anni torna ad essere fra le 2-3 favorite assolute della Copa America. E’ una squadra che non perde da più di un anno dopo aver giocato contro avversarie come Brasile, Germania e Spagna. E’ di un livello molto buono, con giocatori che hanno avuto stagioni importanti nei rispettivi campionati”.
L’obiettivo?
“Quello minimo è la semifinale. Però con possibilità importanti di poter vincere la Copa”.
La mano del Ct Lorenzo si vede, 20 partite senza sconfitte. Cosa ha portato al suo arrivo?
“Sicuramente Nestor Lorenzo ha portato ordine, organizzazione, un equilibrio che ai giocatori è subito piaciuto. E’ l’equilibrio che la Nazionale aveva con Pekerman, lui era uno degli assistenti. I giocatori quindi si sono un po’ ritrovati dopo anni con troppi cambi in panchina. Con la sua gestione e l’ordine ha aiutato la Nazionale che non perde da più di 20 partite”.
Qual è la stella?
“E’ ovviamente Luis Dias, è uno dei migliori giocatori della Premier League. E’ in una fase matura, ma al contempo ancora relativamente giovane”.
E James?
“James Rodriguez è comunque il capitano ed uno che in qualsiasi momento può vincere la partita da solo. E’ anche un giocatore che da diversi anni non fa la differenza nei club. E’ un giocatore stile Neymar, Sanchez, ovvero che quando vestono la maglia della Nazionale giocano ad un livello molto più alto rispetto a quanto non facciano nei club”.
L’imprevedibilità in avanti di giocatori come lui e Luis Diaz sarà il punto di forza?
“Sicuramente il reparto offensivo, il più forte della Nazionale. Soprattutto con gli esterni Luis Dias, poi Jhon Arias e Sinisterra più i trequartisti come James Rodriguez. Davanti gioca Duran o Miguel Borja. Poi anche in difesa la Colombia è forte, probabilmente centrali giocheranno Lucumi e Cuesta. Ma anche Mosquera arriva da una ottima stagione al Villarreal e può avere spazio. E’ sicuramente una Nazionale molto completa, con giocatori giovani. Grazie a Nestor Lorenzo c’è stato un cambio generazionale importanti che era mancato gli anni scorsi”.
Che ne pensa di Lucumi?
“Lucumi è il miglior centrale della Nazionale, fra i migliori in assoluto della Serie A. Un centrale ideale per la Premier League sicuramente. Squadre come Manchester United e Liverpool possono interessarsi ad uno come lui. Ha dato molte sicurezze alla difesa colombiana che aveva un po’ ballato negli ultimi anni, fra Yierry Mina e Davinson Sanchez. Lui è l’unico centrale sicuro del posto, poi al suo fianco ci sono i vari Cuesta, Mosquera, Davinson Sanchez e Mina. Speriamo rimanga al Bologna, altrimenti penso possa davvero giocare in quasi tutti i top club d’Europa”.