Inzaghi e poi il mercato: il grosso vantaggio dell’Inter

Incontro interlocutorio, ma che non mette minimamente in dubbio l’esito di una trattativa scontata. E così, mentre la concorrenza imbastisce accordi e contratti con i rispettivi nuovi allenatori, l’Inter è pronta a blindare Simone Inzaghi fino al giugno del 2027. Una permanenza che non viene messa in discussione dai dettagli che ancora separano il suo agente Tullio Tinti e la dirigenza interista da un’intesa totale e che incorona l’importanza centrale del tecnico nella programmazione dei milanesi per il presente e per il futuro sia prossimo che anteriore.
In chiave mercato regna l’immobilismo apparente che sta contraddistinguendo le manovre sottotraccia di Piero Ausilio, ben consapevole del valore della rosa allestita e della fatica che toccherà alle avversarie per rivoluzionare i rispettivi organici per potersi avvicinare al livello dei Campioni d’Italia. L’Inter si è costruita il vantaggio di poter osservare con interesse alle opportunità di mercato che si staglieranno all’orizzonte, meglio se precedute da operazioni in uscita che permettano ai conti di restare in ordine ed equilibrio.
La promessa di fedeltà stipulata con Gudmundsson sta reggendo l’urto delle altre proposte che l’islandese ha ricevuto nelle ultime ore, mentre in porta l’asse con il Genoa potrebbe mettere il profilo di Martinez davanti a quello di Bento che resta comunque il prediletto della dirigenza interista che già un anno fa si era mossa sull’obiettivo con la promessa di ritornarci nel corso dell’estate 2024.

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