L’intermediario e agente di mercato Fulvio Marrucco, storico rappresentante fra gli altri di Gianfranco Zola, è intervenuto in esclusiva a SPORTITALIA, per parlare di alcuni temi caldi legati al Napoli. Proprio in queste ore è in corso un summit di mercato fra il ds Manna, l’allenatore Conte ed il noto procuratore Mario Giuffredi, che dirà qualcosa in più sul futuro, sempre più lontano dalla Campania, di Giovanni Di Lorenzo.
Conte che impatto avrà al Napoli?
“Avrà un impatto molto forte, sia considerando lo spessore dell’allenatore, che quello del personaggio, ma tutto andrà messo in relazione a quanto successo in questa stagione, senza dimenticarlo. C’è da recuperare un certo numero di uomini ed aggiungere quelli che saranno per lui i migliori per le sue strategie. Faccio un esempio”.
Prego.
“Mentre Ancelotti è arrivato dopo i 91 punti di Sarri, in questo momento Conte trova le macerie. Da un certo lato è un vantaggio, perché può davvero ripartire da zero. Dirigendo la ripartenza senza alcuna ombra dal passato”.
Penso ad alcuni giocatori come Lobotka: il primo compito di Conte sarà di far riemergere il loro reale valore?
“E’ così. Il blocco precedente va ri-motivato, tanti giocatori del Napoli quest’anno non hanno mostrato il loro reale valore, si è aperto un baratro e non sono riusciti, né individualmente né come gruppo, a recuperare”.
Solo l’arrivo di Conte proietta il Napoli già a lottare per le posizioni alte della classifica, prima ancora degli eventuali acquisti? Anche a lottare con l’Inter?
“Non parliamo dell’Inter, che secondo me insieme all’Atalanta è ad un livello superiore rispetto agli Azzurri, ad oggi. Detto ciò, il Napoli avrà però due vantaggi. La possibilità, come è accaduto quando arrivò Benitez, di attrarre giocatori importanti attraverso il nome del tecnico”.
E l’altro?
“Sarà quello di non fare le coppe”.
Dell’accostamento Lukaku-Napoli cosa ne pensa?
“La stagione di Lukaku non è stata esaltante, ma il suo meglio lo ha dato proprio con Conte. E’ da vedere, da tifoso l’ideale per me sarebbe l’Osimhen di due anni fa. Oggi però dobbiamo fare tutti un passo indietro. Parlo dei tifosi, dei giornalisti e della società: tutti devono lasciare Conte e Manna lavorare nel migliore dei modi. Ci sono state troppe interferenze che hanno creato confusione fra tifoseria, stampa e nella testa dei giocatori”.
Kim lei fu il primo a proporlo in Italia. Lo vedrebbe bene con Conte, dato che è uno dei tanti nomi che sono stati accostati come suggestione?
“Posto che non so nulla al riguardo, ma in Italia Kim fa la differenza, sarebbe in partenza uno dei centrali più forti del campionato. Dobbiamo sempre parametrare purtroppo il livello del nostro campionato con quello raggiunto dagli altri”.
Conte dovrà allenare tutti, anche l’ambiente e la società?
“Credo che il Presidente abbia dato dei segnali importanti. Nel momento in cui scegli Conte, sai che devi fare un passo indietro. Non ci saranno problemi quindi. Poi Conte porta uno staff di alto rango, con uno che ha fatto la storia del calcio italiano come Oriali. Una diga a protezione di Conte e dello spogliatoio. Ci sono i presupposti, non dico per vincere, ma sicuramente per tornare ad essere competitivi ed essere all’altezza di tutte le altre squadre, avendo una idea ed un progetto”.